Scuole di specializzazione: le recensioni

In questa sezione (in aggiornamento) troverete le principali scuole di specializzazione recensite dai vostri colleghi tramite un questionario anonimo. Ogni recensione è divisa in 7 sezioni: qualità della didattica, impegno lavorativo, qualità della struttura ospedaliera, ambiente lavorativo, possibilità di pratica, rotazioni/turnazioni e turni di guardia. Nella prima parte della pagina c’è una rappresentazione grafica delle scuole più recensite, mentre in fondo troverete un file excel costantemente aggiornato con le recensioni complete (sia quantitative che qualitative).

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Recensioni qualitative

Bologna
  1. Qualità della didattica

    “La scuola in sè è molto buona, ambiente in generale abbastanza positivo e che spinge lo specializzando a diventare indipendente il prima possibile senza lanciarlo nel vuoto.”

  2. Impegno lavorativo

    “La maggior parte degli strutturati è ben disposta ad insegnare al microscopio “

  3. Struttura ospedaliera

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  4. Ambiente lavorativo

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  5. Possibilità di pratica e autonomia

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  6. Rotazioni e turnazioni

    “Una problematica di questa scuola sono le turnazioni frequenti del primo anno con tronchi comuni interminabili, durante gli altri 3 anni però sono più stabili. Si sta comunque evolvendo la situazione per modificarle il prossimo anno”

  7. Turni di guardia

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Genova
  1. Qualità della didattica

    “Buona ma disomogena”

  2. Impegno lavorativo

    “Intenso”

  3. Struttura ospedaliera

    “San Martino

  4. Ambiente lavorativo

    “Ottimo

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    “Ottima

  6. Rotazioni e turnazioni

    “Mensili”

  7. Turni di guardia

    “Non esistono

Ancona
  1. Qualità della didattica

    “La didattica è poca, come penso in generale in tutte le specialità, ma quel che si fa è molto valido. Vengono chiamati in causa gli anestesisti migliori e più preparati che hanno, oltre al primario, e ognuno fa lezione sull’argomento che padroneggia meglio: il primario essenzialmente microcircolo ed emodinamica, la strutturata che segue l chirurgia vascolare, lo strutturato che fa i trapianti ecc ecc. veramente molto preparati, però non aspettatevi una lezione a settimana ecco, di solito si fanno tutte il mese prima dell’esame!”

  2. Impegno lavorativo

    “Soprattutto i primi anni scarso, gli specializzandi sono tanti per cui non è raro fare 12/24 ore settimanali. Poi dipende dalla turnazione in cui si capita: magari c’è un mese in cui si lavora poco è quello dopo si fanno 48 ore settimanali! Dipende, in generale però vivibilissimo”

  3. Struttura ospedaliera

    “Punto dolente. Sebbene sia l’ospedale di riferimento delle Marche non è niente di che. Alcuni chirurghi da lode altri da infamia ecco, non brilla nel complesso.”

  4. Ambiente lavorativo

    “Abbastanza buono, essendo tanti specializzandi capita sempre quello “particolare” ma il lato positivo di anestesia è che li vedi gran poco 😝”

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    “Eccellente. Si intuba già dal primo giorno se capiti con lo strutturato giusto, vene, arterie autonomia nel giro di un mese, cvc autonomi entro il secondo anno, blocchi periferici e spinali praticamente autonomi entro il secondo anno (ma si fanno già dal primo), se si ha fortuna di stare tanto nel gruppo dell’ortopedia (comunque visto gli orari nessuno ti vieta di frequentare extra, anzi), gli ultimi anni si fa tantissima rianimazione, dove non è raro fare qualche tracheo. Autonomia anche troppa purtroppo, perché gli strutturati hanno il “vizio” di lasciarti da solo in sala, già dal primo giorno.”

  6. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni due mesi si cambia gruppo, che corrisponde a una specialità diversa. Primi anni tanta sala, quarto e quinto anno praticamente solo rianimazione e urgenze (stanno valutando di far frequentare elisoccorso). Previsto periodo a Ravenna in iperbarica, in terapia del dolore e negli ospedali materno-infantile e cardiochirurgico (presenti ad Ancona). Inoltre la rete formativa periferica è molto vasta e direi in generale anche valida!”

  7. Turni di guardia

    “Dipende dal gruppo in cui si è: in media si può dire 4 notti al mese e 5/6 guardie. Variabilissimo ovviamente, capitano mesi senza notti e 8 guardie e mesi con 6 notti e 1 guardia. Primo anno non si fanno notti.”

Bari
  1. Qualità della didattica

    “Bassa, gli specializzando sono solo forza lavoro”

  2. Impegno lavorativo

    “Alto”

  3. Struttura ospedaliera

    “Penosa”

  4. Ambiente lavorativo

    “Buono”

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    “Poca”

  6. Rotazioni e turnazioni

    “Parecchie”

  7. Turni di guardia

    “Anche 12 turni al mese o più”

Campus biomedico (Roma)
  1. Qualità della didattica

    “Totalmente assente nonostante le tasse da 2000€ all’anno”

  2. Impegno lavorativo

    “Turni lunghissimi, ritmi molto molto elevati, tante pressioni, nonnismo, bullismo “

  3. Struttura ospedaliera

    “Pulita, organizzata, con attrezzatura all’avanguardia”

  4. Ambiente lavorativo

    “Tossico, frustrazione dilagante che si traduce in maltrattamento e abuso dei più “deboli” “

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    “Data la mole di lavoro, si può fare tanto, spesso fin troppa autonomia “

  6. Rotazioni e turnazioni

    “Abbastanza limitate, soprattutto per i reparti assenti nell’ospedale “

  7. Turni di guardia

    “Iniziano al secondo anno, con turni di notte e festivi “

Milano Humanitas
  1. Commenti globali

    “Scuola molto recente (esiste da due anni), in divenire, molte potenzialità ma poca organizzazione”

  2. Qualità della didattica

    “In media una lezione e un journal club al mese”

  3. Impegno lavorativo

    “2 giorni settimana 7-19, 3 giorni 7-16 (secondo orari in sala operatoria della giornata)”

  4. Struttura ospedaliera

    “Molta chirurgia generale di buon livello, ritmi in sala intensi”

  5. Ambiente lavorativo

    “Professori poco presenti, strutturati la maggior parte giovani e volenterosi di insegnare”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Ottima, rapporto 1:1 in sala tra specializzando e strutturato tutor”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Si ruota tra humanitas Rozzano (2 anni), humanitas Castellanza o Bergamo (1 anno), Pio X (3 mesi), Bambin Gesù (3 mesi), sedi extra rete formativa. Scarso preavviso nel comunicare le rotazioni”

  8. Turni di guardia

    “1° anno non si fanno guardie, solo sale di elezione”

Napoli Federico II
  1. Commenti globali

    “Si acquisisce una buona indipendenza sin da subito, ma l’esperienza non é la stessa per tutti perché dipende in che edificio sei stato mandato.”

  2. Qualità della didattica

    “Buona, l’esame é serio ti fanno studiare”

  3. Impegno lavorativo

    “Fai gli orari dello strutturato, ne più ne meno”

  4. Struttura ospedaliera

    “Purtroppo siamo tanti, chi capita negli edifici giusti fa tanto, altri fanno poco e niente”

  5. Ambiente lavorativo

    “Buono, gli strutturati sono ben disposti a seguirti e a buttarti in mezzo.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Buona, sin da subito impari e c’è possibilità di imparare”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni 3 mesi si ruota tra i servizi (terapia iperbarica, terapia antalgica e visite anestesiologiche), tra la sala del policlinico, tra la rete esterna.”

  8. Turni di guardia

    “Siamo tanti quindi max 2 al mese in genere uno diurno ed uno notturno”

Padova
  1. Qualità della didattica

    “Si fa poca didattica (devi studiare da solo), ma si impara facendo e lo si fa da soli. Di conseguenza si sviluppa una buona autonomia abbastanza presto. Aree carenti: terapia del dolore, trauma, emergenza pre-ospedaliera. Aree eccellenti: trapiantologia, ventilazione, sala operatoria in generale”

  2. Impegno lavorativo

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  3. Struttura ospedaliera

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  4. Ambiente lavorativo

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  5. Possibilità di pratica e autonomia

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  6. Rotazioni e turnazioni

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  7. Turni di guardia

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Pavia
  1. Qualità della didattica

    “Era una scuola rinomata, punto forte ventilazione e ria.”

  2. Impegno lavorativo

    “(rianimazione, dal primo anno) Ci si spartiscono i turni (da 12 ore), indifferentemente notti giorni o week-end, da subito (circa 48 ore settimanali)”

  3. Struttura ospedaliera

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  4. Ambiente lavorativo

    “Non maschilista. Tuttavia ci sono delle differenze. Non semplice.”

  5. Possibilità di pratica e autonomia

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  6. Rotazioni e turnazioni

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  7. Turni di guardia

    “Notti e turni weekend ogni settimana, dal primo anno.”

Torino
  1. Qualità della didattica

    “C’è un programma di lezioni divise su tutto l’anno, in media sono abbastanza ben fatte!”

  2. Impegno lavorativo

    “Scarso i primi due anni, poi nella norma”

  3. Struttura ospedaliera

    “Città della Salute”

  4. Ambiente lavorativo

    “Buono eccetto in certi reparti”

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    “Ottima”

  6. Rotazioni e turnazioni

    “Tantissime rotazioni su tutta la rete formativa”

  7. Turni di guardia

    “Zero i primi anni, poi dipende dal periodo”

Verona
  1. Commenti globali

    “Fortemente sconsigliata. La formazione è fatta direttamente sul campo imparando da specializzandi più anziani i quali tengono le sale operatorie e le rianimazioni al posto degli strutturati. Pessima come scuola, ottima come campo di lavoro. Nessuna attività di ricerca.”

  2. Qualità della didattica

    “Pessima”

  3. Impegno lavorativo

    “Importante, pochissimo tempo residuo da dedicare allo studio”

  4. Struttura ospedaliera

    “Nuova”

  5. Ambiente lavorativo

    “Discreto”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Sei sempre in autonomia, già dal terzo anno sei tu l’anestesista di sala, senza alcun controllo da parte degli strutturati”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Buona, si ruota tra rianimazioni generali (2) con annesse sale operatorie, una rianimazione cch con relative sale operatorie, una rianimazione nch e sue sale operatorie e una terapia intensiva post operatoria”

  8. Turni di guardia

    “Dai 4 ai 6 al mese”

Chieti
  1. Commenti globali

    “Buona Scuola”

  2. Qualità della didattica

    “Ottima, con lezioni frontali”

  3. Impegno lavorativo

    “Massimo”

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “Discreto”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Buona”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Minima”

  8. Turni di guardia

    “Massima”

Siena
  1. Commenti globali

    “Scuola in peggioramento. La didattica si faceva, ora sta sperendo. Numero di specializzandi ai primi anni totalmente spoporzionato rispetto alle capacità ricettive della struttura”

  2. Qualità della didattica

    “Peggiorata, pochissime lezioni dalla dubbia utilità. Esempio: Gestione delle vie aeree fatta l’ultimo mese del primo anno. “

  3. Impegno lavorativo

    “Si rispettano le 38 ore del contratto”

  4. Struttura ospedaliera

    “Pochissime eccellenze. Lato positivo è la presenza di quasi tutto (CCh, NCH, pediatrica). Manca solo chir epatologica”

  5. Ambiente lavorativo

    “Buon rapporto con gli altri colleghi e strutturati. Professore dispotico e possessivo. Personalmente pessima esperienza. “

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Buona”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Adeguate”

  8. Turni di guardia

    “Adeguati”

Siena
  1. Commenti globali

    “Ho fatto l’otorinolaringoiatra (turni di guardia, ambulatorio e sala operatoria) per poi accedere alla vita lavorativa con il foglio da audiologo foniatra con scarse quasi nulle possibilità di lavoro nel ssn. Quindi devo riprendere un’altra specializzazione o fare MMG, altrimenti fare il medico a partita iva per l’eternità, con mansioni diverse da quelle in cui sono stata formato o meglio ho lavorato!”

  2. Qualità della didattica

    “Scarsa e inesistente”

  3. Impegno lavorativo

    “Lavoro al posto di chi era pagato dal SSN sia di notte che di giorno presente in ospedale ma chiamato solo se nn sapevamo gestire la situazione. Idem dal primo all’ultimo anno di specializzazione.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Indifferente al nostro lavoro in P.S. al posto dei diretti interessati. Spesso nel foglio delle urgente o ambulatoriali c’era solo.il nostro nome (dal primo all’ultimo anno di specializzazione)”

  5. Ambiente lavorativo

    “Trattati male dagli infermieri”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Pratica e autonomia 100% a livello di guardia e ambulatorio, in sala operatoria attività unicamente da II operatore ,non ti faceva operare perché l’assicurazione non copriva . Assicurazione ospedale che copriva per l’attività di guardia attiva e ambulatoriale, che piaceva poco agli ospedalieri di ruolo”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Gestite dagli specializzandi favoriti dal direttore”

  8. Turni di guardia

    “I primi anni durante i giorni festivi anche turni di 24 ore. Altrimenti 12 ore anche o 4 la settimana più ambulatori e sala operatoria”

Milano Statale
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Parlo SOLO in riferimento a policlinico San donato milanese (fa parte di ss chir gen Milano Statale) Scuola di chirurgia upper gi. Prof Bonavina è istituzione internazionale. Scuola costruita intorno a lui è in decadimento. Resta un eccellente maestro x chirurgia laparoscopia in generale e esofagea nel dettaglio (funzionale e oncologica). Pregio assoluto è quello di insegnare un metodo clinico con un occhio di riguardo alla ricerca (si pubblica molto).

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Eccellente

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Molto (8-20 di norma). No guardie notturne. Turnazione su: 1) reparto (lun – lun, spec di reparto si fa le reperibilità del we), 2) sala (lun – ven) num sale variabile: mesi da 4 gg di sala da 12h altri da 2 gg da 12h. Di solito divisa 1 gg di chir onco maggiore upper gi 1 gg chir onco maggiore addome 1 gg chir funzionale esofago 1 gg chir minore (per lo spec). Si fa anche urgenza (Ps sotto questa uo), 3) ambu (medicazioni, piccoli interventi, eco ed endo) e rep diurna.

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Buona, strumenti all’avanguardia in dotazione del rep. Personale infermieristico con preparazione medio alta

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Medio. Tensioni tra membri più anziani equipe. Coi giovani è come stare in famiglia

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    In sala non si fa molto sulla chir maggiore (2/3, sicuramente si acquisisce ottima padronanza di telecamera vls già al primo anno). Ernie ing appendici e colecisti molto spesso sono dello spec, altro ben poco. Reparto lo si gestisce da soli, prof e vice fanno giro e controgiro ogni giorno compreso il we. Ambu con strutturati ma si ha ampia autonomia. Possibilità enorme di fare tantissima ricerca clinica in ambito upper gi: grandi volumi di pz con patologie esofagea, nomea del prof e uso di tecniche innovative favoriscono lavori sia monocentrici che partecipazione a trial internazionali. Si pubblica molto anche con primo nome. Prof garantisce per andare all’estero (UE e USA) sia per research fellow che per operare

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Se 3 specializzandi: 1 sett sala 1 sett reperibilità diurna + ambulatori 1 sett reparto. Se 4 o 5 spec 1 sett reparto, sulle altre si gira più frequentemente

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Mai notturna fissi in Ps. Se si è reperibili e c’e urgenza notturna lo strutturato di Ps chiama e si torna in ospedale ad operare

Perugia
  1. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Sufficiente

  2. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Viene richiesto totale impegno, si attacca alle 7.45 e si stacca quando non c’è più niente di fare in reparto. Raramente prima delle 16. Di norma fino alle 18.30 si resta in reparto (i turni sulla carta ci sono ma nella pratica non vengono rispettati)

  3. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Nel complesso sufficiente

  4. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Diciamo che non c’è un buon rapporto tra gli specializzandi in generale, specialmente per quanto riguarda quelli dell’ultimo anno. Gli specializzandi più giovani invece sono molto disponibili ad aiutare (anche qui con le dovute eccezioni). I rapporti tra strutturati sono pessimi, si fanno la guerra tra loro (e ovviamente l’ambiente e gli specializzandi subiscono molto la cosa)

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Qualche strutturato (pochi) ha una buona propensione all’insegnamento. Altri decisamente no. La maggior possibilità di andare in sala si ha quando si fanno i mesi nella breast unit

  6. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Non esistono turni! Tutti gli specializzandi entrano alle 8 (anche se da orario si è di turno fino alle 14 si resta comunque quasi sempre fino alle 18/18.30). Si ruota ogni 4 mesi tra il reparto di chirurgia generale/ chirurgia d’urgenza/ breast unit. Dal secondo anno la rotazione comprende anche gli ospedali più periferici (Castiglione del Lago/ Foligno/ Città di Castello/ Terni)

  7. Turni di guardia

    Recensione 1

    Si fanno circa 5 turni di guardia diurni (8-20) e 4 guardie notturne (20-8) senza smonto notte (cioè non si smonta alle 8 ma si fa il giro viste la mattina e si torna a casa quando va bene a mezzogiorno).

Pisa
  1. Informazioni generali

    Recensione 1

    La scuola ha una varietà incredibile di reparti, tutti estremamente qualificati (endocrinochirurgia, trapianti di pancreas e fegato, chirurgia d’emergenza, chirurgia senologica ecc..) ma nonostante lì si veda tutti (gli specializzandi ruotano ogni 6 mesi tra i vari reparti), a quanto mi raccontano gli specializzandi la possibilità di fare veramente pratica è veramente scarsa, così come le pubblicazioni e la possibilità di fare un periodo di formazione all’estero.

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Da rivedere

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Alto

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Molto buona

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Dipende dai vari reparti, ma in generale buono

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Poca, gli specializzandi spesso non fanno nulla in sala

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Non disponibile

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Non disponibile

Padova
  1. Informazioni generali

    “Più di qualche specializzanda alla domanda “com’è Padova?” ha risposto “scegli Verona”

  2. Qualità della didattica

    (Ancora nessuna recensione disponibile. Vuoi lasciarcene una? clicca quì!)

  3. Impegno lavorativo

    (Ancora nessuna recensione disponibile. Vuoi lasciarcene una? clicca quì!)

  4. Struttura ospedaliera

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  5. Ambiente lavorativo

    “Alcuni strutturati sono disponibili, altri sono gelosi delle loro conoscenze. Purtroppo esistono preferenze e talora palese maschilismo.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Possibilità di autonomia fuori dalla sala sicuramente buona, in sala diversi specializzandi arrivano alla fine del loro percorso avendo fatto da primo operatore solo 4/5 appendicectomie, ne consegue che per tutti gli altri interventi più complessi i numeri sono ancor minori.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Rotazioni nei vari reparti chirurgici ogni 6 mesi, tranne il primo anno in cui si rimane 1 anno in quello che dovrebbe essere il reparto “base” (ipoteticamente quello in cui ci si specializzerà alla fine della scuola). Per le varie rotazioni si esprimono preferenze sui reparti/patologie di interesse, ma non è detto che vengano sempre considerate; giustamente viene data precedenza agli specializzandi più grandi. Possibilità di andare in rete formativa in alcuni ospedali della regione per un periodo di 6 mesi.”

  8. Turni di guardia

    (Ancora nessuna recensione disponibile. Vuoi lasciarcene una? clicca quì!)

Roma Umberto I
  1. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Didattica frontale: zero. Quasi sempre la didattica consiste nello specializzando più anziano che ti insegna quello che sa. Gli strutturati sono molto altalenanti: alcuni sono dei completi inetti, incapaci sia di insegnare che di eseguire interventi chirurgici più complessi di un’ernia inguinale (e in alcuni casi non sanno fare neanche quella!). Altri invece sono molto bravi sia umanamente che chirurgicamente (ad es. il prof. Miccini, il prof. Biffoni, il prof. Casella, il prof. Illuminati o il prof. Caronna). Bisogna avere fortuna e capitare con uno dei professori più bravi, perché NON ci sono turnazioni! Si viene assegnati d’ufficio in un reparto e si rimane 5 anni lì.

  2. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Spesso intenso, soprattutto nei reparti di chirurgia dei trapianti e chirurgia d’urgenza. Si lavora tanto e spesso male, a causa delle inefficienze della struttura ospedaliera.

  3. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Fatiscente, con casermoni da 6 letti, PC rari e mal funzionanti, strumentazioni tecnologiche obsolete.

  4. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Molto variabile da reparto a reparto, ma spesso la disorganizzazione e le inefficienze della struttura ospedaliera minano l’ambiente lavorativo.

  5. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Autonomia spesso assoluta, nel senso che molti specializzandi vengono abbandonati a loro stessi nei reparti dagli strutturati. Pratica invece molto scarsa: ci sono troppi specializzandi in rapporto agli interventi effettuati e molto spesso gli interventi sono di piccola chirurgia.

  6. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Totalmente assenti

  7. Turni di guardia

    Recensione 1

    Variabili, da 3 a 5 turni al mese. Ma in ogni turno lo specializzando è ancora più abbandonato a sé stesso. Il turno di guardia può essere stimolante o tragico a seconda di quale “team” infermieristico capita: alcuni sono esperti, preparati e bravissimi, altri inefficienti e ignoranti.

Torino
  1. Commenti generali

    “Si turna ogni 12 mesi a discrezione del Direttore. Dipende molto dal reparto dove si finisce. Molinette ospedale universitario classico con baroni e gerarchie varie, dove troppo spesso.si è lasciati soli con incombenze importanti. Nonostante sia il centro della Rete Oncologica si vedono situazioni fuori dalle linee guida e quasi da denuncia”

  2. Qualità della didattica

    “Lezioni settimanali divise per anni e lezioni comuni mensili con i gastroenterologi. Alcune molto interessanti, altre meno. Riguardo alla didattica pratica, quasi nulla.”

  3. Impegno lavorativo

    “Dipende dal reparto. Invivibile il reparto trapianti, mentre se si finisce in werk surgery si fa burocrazia dalle 8 alle 16 e si va a casa, quando si e di sala si fa il 3 su ernie e tiroidi fino alle 16.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Molinette agghiacciante, le altre sedi dipendono molto. Cuneo è un buon ospedale ad esempio, altri sono vecchi….”

  5. Ambiente lavorativo

    “Generalmente tossico alle Molinette, per cui chi esce dalle esperienze lì alterna stati di onnipotenza universitaria (anche se in un anno magari ha tenuto i ganci da 4 su tre colecisti) a uno stato di frustrazione e svilimento.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Meglio nei centri periferici. In sede centrale minima possibilità di pratica e molta autonomia quando si è lasciati soli nella merda.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni 12 mesi”

  8. Turni di guardia

    “Dipende dal reparto”

Perugia
  1. Commenti globali

    “In generale non consiglio questa scuola.”

  2. Qualità della didattica

    “Didattica assente”

  3. Impegno lavorativo

    “Faticoso e non gratificante.”

  4. Struttura ospedaliera

    “L’ospedale è grande e raccoglie casi da tutta la regione.”

  5. Ambiente lavorativo

    “Pessimo.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Non adeguata ad una scuola di specializzazione.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Gli orari su carta non corrispondono a quanto richiesto nella pratica.”

  8. Turni di guardia

    “Tanti”

Roma S. Andrea
  1. Commenti globali

    “Buona scuola, con grossa casistica e possibilità di fare molta pratica.”

  2. Qualità della didattica

    “Medio-alta”

  3. Impegno lavorativo

    “Elevato. Si lavora tutti i giorni 7-20 con sala operatoria da lun al ven. Weekend distribuiti a turnazione e circa 2 reperibilità notturne a settimana.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “Buono”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Elevata. Lo specializzando svolge un ruolo essenziale nella gestione del reparto e degli ambulatori, con un carico di responsabilità immediato.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Scarsa possibilità di ruotare presso altri reparti e/o strutture esterne. Possibili eventuali periodi all’estero.”

  8. Turni di guardia

    “Non sono previste guardie notturne ma solo reperibilità (circa un paio a settimana per ciascuno)”

Roma Tor Vergata
  1. Commenti globali

    “La Scuola è molto valida”

  2. Qualità della didattica

    “Ottima. Pur non esistendo una vera e propria didattica frontale il confronto con gli strutturati e i professori è costante su ogni caso e vi è una disponibilità quasi totale a chiarimenti e delucidazioni. Gli specializzandi vengono coinvolti in Mortality and Morbidity Conference e altre attività formative all’interno della UOC. Bisettimanalmente vengono condotte riunioni interdisciplinari per la gestione del paziente oncologico”

  3. Impegno lavorativo

    “Alto.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Il reparto è condiviso con urologi e chirurghi vascolari. Si hanno a disposizione mediamente due giornate in sala operatoria a settimana, a queste si aggiungono eventuali urgenze”

  5. Ambiente lavorativo

    “Ottimo. Come tutte le chirurgie tende ad essere caotico in alcune circostanze ma in generale si costruiscono buoni rapporti sia fra specializzandi che con gli strutturati”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Molta. Fin da subito si viene coinvolti nelle attività di reparto e in sala anche fra gli studenti. Per gli specializzandi le responsabilità in sala sono crescenti e penso si possa raggiungere una buona autonomia. In generale il lavoro, lo studio e la preparazione vengono ripagati. Stesso discorso vale per la ricerca dove l’impegno viene riconosciuto e incentivato.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Sono previsti 6 mesi presso l’Humanitas di Milano”

  8. Turni di guardia

    “Su questo punto non ho esperienza diretta. In ogni caso dovrebbe essere almeno un fine settimana al mese”

Roma Umberto I (Sapienza)
  1. Commenti globali

    “Non la consiglio”

  2. Qualità della didattica

    “Didattica inesistente”

  3. Impegno lavorativo

    “In media 50-60 ore settimanali, spesso anche i weekend. La reperibilità trapianti è 24/24h 7/7g e difficilmente si riesce a fare dei turni”

  4. Struttura ospedaliera

    “Nel complesso buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “Ostico”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Bassa. Si va in sala operatoria in media una volta ogni 7/10 giorni e la maggior parte delle volte ci si lava da terzi.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Non si ruota praticamente per nulla sugli altri poli. Difficile fare i tronchi comuni.”

  8. Turni di guardia

    “In media uno a settimana e un paio di turni al mese di guardia di istituto”

Milano (San Paolo)
  1. Commenti globali

    “Scuola pessima, ogni anno almeno uno specializzando su due lascia dopo pochi mesi dall’ingresso. Quelli che rimangono invece si lamentano in continuazione delle condizioni terribili in cui versano. Poca solidarietà tra gli specializzandi”

  2. Qualità della didattica

    “Pessima”

  3. Impegno lavorativo

    “Elevato, ma quasi esclusivamente burocratico”

  4. Struttura ospedaliera

    “Ospedale S. Paolo”

  5. Ambiente lavorativo

    “Terribile, costanti tensioni e umiliazioni nei confronti degli specializzandi”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Nulla in sala operatoria, piccole cose in ambulatorio”

  7. Rotazioni e turnazioni

    Assenti (solo ospedale S. Paolo)

  8. Turni di guardia

    “Sabato e Domenica mattina a rotazione (in media 1 o 2 weekend al mese), no guardie notturne”

Milano (San Donato)
  1. Commenti globali

    “Scuola destinata a chiudere visto i pochi interventi e il numero degli strutturati (oscillano fra 1 e 2)”

  2. Qualità della didattica

    “Premetto che mi riferisco a San Donato. Dipende dagli strutturati in quel momento. Solitamente non hanno più di 3/5 anni di esperienza ma in compenso hanno un ego ipertrofico. Lezioni quasi zero. Teaching in sala operatoria poca. Autonomia invece in ambulatorio chirurgico già dal secondo anno. Si fa soprattutto chirurgia cutanea, traumatologia arto inferiore e mano In sala grande. Volto poco e mammella poco. Lembi liberi penso non più di 5 all’anno. Disponibilità del Prof imprevedibile “

  3. Impegno lavorativo

    “Davvero discreto. 2 giorni ambulatorio chirurgico e 1 giorno e mezzo di sala. A volte si esce alle 15 altre si resta anche fino alle 20 dipende dalle attività. Guardie circa una alla settimana. Weekend 1 al mese circa.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Policlinico San Donato. Struttura all’avanguardia e ben organizzata. Difficile/ impossibile da raggiungere coi mezzi”

  5. Ambiente lavorativo

    “Ottimo quando ho frequentato io ma è troppo variabile”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Vedi sopra”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Vedi sopra”

  8. Turni di guardia

    “Vedi sopra”

Bologna
  1. Commenti globali

    “Buona scuola. Eccellente la parte di Oncogenetica. Strutturati molto preparati e quasi tutti molto gentili e disponibili. Rotazioni un po’ in tutte le branche. Disorganizzazione e dispersione a volte frustrante. Molta gestione burocratica dei casi e dei campioni (es: telefonare ai pazienti e familiari di pazienti per convincerli a fare test genetici, dare appuntamenti, compilare moduli di richiesta, impacchettare e spedire campioni in tutta Italia, attendere risultati)”

  2. Qualità della didattica

    “Ottima e interessante. Molti corsi e seminari. Lezioni programmate per anno a cui si può sempre partecipare (es: non esistono situazioni tipo “sono di guardia non vengo a lezione”)”

  3. Impegno lavorativo

    “Dal lunedì al venerdì. Circa 8.30 – 18.30, ma se sei veloce a gestire le cose e le affronti man mano che si presentano invece di accumulare puoi anche cavartela prima. Impegnativo dal punto di vista psicologico perchè la parte burocratica e organizzativa è tutta o quasi sulle spalle degli specializzandi che contattano i vari clinici e letteralmente mandano avanti il reparto per le questioni di case management e infermieristiche (es: ogni visita o quasi si conclude con un prelievo di sangue venoso che esegue lo specializzando il quale poi gestisce il campione in autonomia fino all’esito, ma si può sempre chiedere a uno dei tre strutturati consiglio). Molte trasferte (troppe), a Imola, Maggiore, Bellaria, settimanalmente.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Nulla da dire”

  5. Ambiente lavorativo

    “A parte rare eccezioni di sclero che credo avvengano ovunque, si respira un clima collaborativo. Soprattutto gli specializzandi tra loro sono molto uniti e si aiutano moltissimo. Si esce anche la sera quindi direi che è una realtà piacevole”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Già detto sopra”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Genetica Medica Adulti, Dismorfologia (bambini), Oncogenetica, Prenatale”

  8. Turni di guardia

    “Nessuno”

Ferrara
  1. Commenti globali

    “Non era la mia prima scelta.Ho abbandonato dopo soli 4 mesi perche ogni giorno si faceva più demoralizzante.Nonostante fossero previste rotazioni in altri reparti, ho appreso che erano presenti sono sulla carta. Delle due entrate quest’anno, la prof ha deciso che una doveva fare 6 mesi minimo in laboratorio cito genetica. È toccato a me. La giornata si svolgeva a mettere a posto i fogli in cartelline , fare fotocopie e stare al PC a guardare cromosomi a caso. Esperienza talmente Demotivante che mi ha spinta a lasciare la scuola. Assolutamente sconsigliato per chi vuole fare il medico, in lab sei trattato come inserviente dei biologi. Non un paziente visto, non un minimo di attività clinica. Gli ambulatori sono di mattina e si svolgono con uno strutturato. Sono consulenze pre natali, oncogenetica, dis morfologiche. Si parla con il paziente e si redige l albero, poi si decide che pannello di geni far analizzare. Stop Attività clinica inesistente. Orari di lavoro da ufficio, 8-18 , il pomeriggio si spediscono i campioni nei vari laboratori, si sta al PC a fare ricerche per preparare cosa dire alle consulenze di comunicazione risultati. Ribadisco, sconsigliatissimo se volete fare i Medici, consigliato se vi divertite a fare i segretari/ compilare moduli/ spedire roba. Se dovessi dare un voto, darei 0 per la mia brutta esperienza e perché prima di iniziare mi avevano detto tutt’altro”

  2. Qualità della didattica

    “Medio-scarsa”

  3. Impegno lavorativo

    “Medio”

  4. Struttura ospedaliera

    “Vecchia. È nel vecchio Sant’Anna. Sembra un ospedale abbandonato. Si va li solo la mattina per gli ambulatori. Il resto del giorno lo si passa in degli uffici nel dipartimento vicino il Sant’Anna. “

  5. Ambiente lavorativo

    “Colleghi gentili, strutturati un po’ meno a parte eccezioni”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Zero, in 4 mesi ho acquisito autonomia nel fare le fotocopie. Non c’era possibilità di praticare altro”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Inesistenti. A parte il periodo a perugia di un mese al secondo e i 6-12 mesi a fare fotocopie / vedere i biologi lavorare in laboratorio”

  8. Turni di guardia

    “Nessuno”

Parma
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Alcuni servizi dermatologi essenziali non ci sono o sono risicati, pessimo servizio assistenziale ai pazienti, gli strutturati pretendono lo specializzando per non stare mai da soli, ma gli specializzandi sono largamente lasciati da soli anche in servizi molto pesanti

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    La didattica è scarsa all’unanimità

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    34-38 ore a settimana, quindi buono.

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Struttura vecchia

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Come in ogni ambiente ci sono pecche, nel mio periodo molto menefreghismo e zero altruismo sopratutto da parte dei più grandi

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Elevatissima in ambito clinico, ma non è un bene; chirurgico graduale

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Si turna nei vari servizi ogni 4 mesi, dopodichè si possono ripetere alcuni servizi, a volte sei costretto a ricoprire servizi già coperti. Le rotazioni in rete sono rese obbligatorie in periodi di 4 mesi, quindi pochissimo, inoltre la rete è scarsissima. Periodi fuori rete sono concessi solo a discrezione del prof, quindi molto male

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    1 weekend ogni 6 settimane, reperibilità notturna

Roma Umberto I
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Scuola di scarso livello, caratterizzata da scarsa qualità della didattica, elevato impegno lavorativo e struttura ospedaliera fatiscente

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Scarsa

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Eccessivo

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Pessima

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Discreto

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Nulla

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Poche

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    4 turni a settimana

Ferrara
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    La Scuola offre una preparazione generale su tutte le patologie endocrinologiche, ci sono diversi ambulatori dedicati a tiroide, NET, ipofisi, Klinefelter, osteoporosi, endocrinologia pediatrica, ecc.

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Non so quante lezioni frontali vengano offerte agli specializzandi. Si svolge parte del lavoro da soli ma con la supervisione di uno strutturato

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Lun-ven orari ambulatoriali, anche pomeridiani + sabato mattina

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    L’endocrinologia è divisa in ambulatori, DH e reparto (piccolino)

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Abbastanza buono, specializzandi simpatici e disponibili. Strutturati competenti ma spesso disorganizzati

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Buona

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Assenti

Firenze
  1. Commenti globali

    (recensione non disponibile)

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Variabile

  3. Impegno lavorativo

    (recensione non disponibile)

  4. Struttura ospedaliera

    (recensione non disponibile)

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Malsano

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    (recensione non disponibile)

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Quasi inesistenti le rotazioni, ci si iperapecializza da subito

  8. Turni di guardia

    (recensione non disponibile)

Milano Statale
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Da quando è cambiato il direttore e non si ruota più su san donato, la formazione è diventata più omogenea

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Ogni anno lezioni su un argomento specifico (es diabete, ipofisi ecc) anche con prof che vengono da fuori

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Dipende dalle sedi, comunque non tremendo

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Ci sono diversi ospedali, tutti buoni

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Come tutti gli ambienti universitari… abbastanza tossici alla lunga, si è spesso “vittime” di dinamiche tra superiori

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Non tanta, soprattutto eco tiroide e agoaspirati non vengono insegnati quasi a nessuno

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    All’inizio della specializzazione si viene assegnati ad una struttura che sarà quella in cui si passerá la maggior parte del tempo, ma sono previste delle rotazioni anche sulle altre di durata e numero variabile (ancora c’è poca “standardizzazione” nel percorso che resta molto a discrezione dello specializzando e de tutor). Vengono comunque appoggiati e incoraggiati periodi all’estero

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Assenti

Bari
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Scuola discreta

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Discreta

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Elevato, variabile tra ginecologia e ostetricia

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Policlinico di Bari

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Abbastanza buono

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Poca

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Tante

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Dipende, il primo anno è il più pesante

Parma
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Scuola forte sull’ostetricia. Ambiente bruttino con parecchio nonnismo, però si ruota su tutto fin dal primo anno

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Praticamente zero lezioni. Meeting settimanali di discussone di casi clinici del reparto, ma per ora solo di ostetricia e non di ginecologia

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Al primo anno circa 13 ore al giorno. La mattina nel proprio servizio e il pomeriggio a fare lettere di dimissione e burocrazia varia. Dal secondo anno meglio, servizio la mattina e se non si ha guardia alle 14 potenzialmente si esce

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Vecchia. Spogliatoi fatiscenti in mezzo agli scarafaggi. Comparto operatorio assolutamente non a norma. In compenso ci sono nuovi ecografi e la sala parto è tutta nuova

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Nonnismo come se piovesse. Il primo anno non può andare in mensa o prendere ferie, perché è il primo anno. Per fortuna non tutte le persone sono così e si riesce a restare a galla, ma l’ambiente sarebbe molto migliorabile

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Autonomia crescente. Il primo anno si imparano le suture in sala parto e si fa da terzo nei cesarei e nella chirurgia maggiore. Verso il secondo si inizia a fare da secondo sui cesarei. Per crescere in chirurgia invece è più difficile, perché le sale sono solo 2 (una per le urgenze) e gli specializzandi fin troppi

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Dal primo anno si gira su quasi tutto ogni due settimane: ostetricia, ginecologia, sala parto, sala operatoria, ambulatorio cup, ambulatorio gravidanza a termine, accettazione. Da metà del primo anno si inizia anche ecografia e chirurgia ambulatoriale. Per la PMA la rotazione è più su base volontaria. Il primo anno è previsto un periodo in consultorio, il secondo tronco comune con frequenza di chirurgia generale, urologia, senologia e TIN, il terzo un periodo in rete formativa a Fidenza o Piacenza, e il quarto/quinto si può andare fuori rete se si ha un progetto

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Si fan fin da subito guardie il weekend e il pomeriggio in sala parto, accettazione e reparto, in affiancamento. Si iniziano le guardie da soli in sala parto verso giugno del primo anno, in accettazione giugno del secondo e le notti dalla fine del primo anno

Modena
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Io personalmente mi sono trovata molto male sia per l’ambiente lavorativo che per la scarsa qualità della didattica. Ho avuto spesso l’impressione che non ci sia un vero e proprio percorso formativo per fare crescere lo specializzando, ma che siamo la a coprire i buchi e fare da burocrati

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Lezioni se ne fanno veramente pochissime, la maggior parte degli strutturati fa il suo lavoro senza insegnare niente. Bisogna cercare di imparare più che altro dai colleghi più grandi, non tutti sono disponibili e didattici

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Nel periodo di turnazione in ginecologia ho lavorato dalle 8 alle 20 quasi tutti i giorni, a volte in sala si finisce anche più tardi. Nel periodo di ostetricia si riesce alcuni giorni ad uscire alle 14 o alle 15. Si fanno dal primo anno guardie di notte e nei festivi. Bisogna coprire almeno due guardie al mese nei festivi + qualche sabato di reparto

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Ostetricia è stata ristrutturata recentemente, mentre la ginecologia è ancora in un reparto con delle camerone da 6 letti. Non c’è un ecografo in nessuno dei due reparti e per fare eco bisogna mandare le pazienti ricoverate agli ambulatori ( quindi in reparto di eco non si impara niente). La mensa è esterna ed è obbligatorio cambiarsi per andarci per cui a volte non si riesce ad andare

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Pessimo. Poco formativo, molti strutturati sono aggressivi e hanno l’insulto facile, alcune ostetriche soprattutto della sala parto sono molto ostili soprattutto con i nuovi arrivati. Anche tra specializzandi non sempre ci si viene incontro e ci si aiuta. (Ovviamente non vale per tutti ci sono anche specializzandi e strutturati gentili e disponibili)

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    La pratica si fa principalmente nei periodi nella rete formativa. Dal quarto quinto anno ci si lava molto spesso da primi per i cesarei. In sala gineco la pratica la fa solo chi segue l’unico chirurgo che insegna ma comunque prima del terzo anno è difficile lavarsi fa secondo operatore

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Il I anno si fanno sei mesi in gineco dove si va a coprire a turno un po’ il reparto, un po’ gli ambulatori e un po’ la sala, gli altri 6 mesi in ostetricia. Si sta praticamente tutto il tempo in puerperio (il reparto con le donne che hanno partorito) a fare delle gran lettere di dimissioni e SDO e qualche giorno al mese si va in reparto ostetricia. Dal secondo anno si gira tra gli ambulatori, prevalentemente di ostetricia. Devo dire che l’organizzazione del percorso formativo mi è sembrato un po’ nebuloso e mal organizzato e principalmente nell’ottica di “coprire i servizi” per cui al 4 anno capita che si vada a fare le lettere di dimissione in puerperio. Il periodo nella rete formativa è molto breve e non sempre si fa. A Reggio Emilia che rientra nella rete formativa per il momento ci si va per pochissimo e in pochi

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    4/5 turbi al mese in sala parto divisi già dal primo anno tra giorni e notti e weekend. Un po’ pesante iniziare a fare le notti dopo un mese in specialità e dopo aver fatto giusto un po’ di affiancamento con quelli del secondo anno. Non sempre trovi ostetriche disposte ad insegnare né tantomeno gli strutturati che appena possono se ne vanno a dormire (spesso con delle donne in travaglio).
    Durante le guardie si ha la possibilità di lavarsi da secondo suo cesarei urgenti.
    Dal terzo anno di passa a fare le guardie in PS. Quelli del 5 anno quest’anno sono tornati a fare guardie in sala parto di giorno insieme a noi del I e II, ovviamente tutte le cose pratiche topo cesarei e suture le han fatte loro e noi siamo diventati solo dei burocrati, ma probabilmente sarà modificata questa cosa

Pavia
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Direttore della scuola molto disponibile. Specialità in sindromi da malassorbimento, malattia celiaca, whipple, MICI in generale.

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Buona, ma richiede che lo studente faccia buona parte del lavoro in autonomia o sul campo. Buon numero di pubblicazioni.

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Nella media delle cliniche di medicina. Molto aperti alle iniziative e se si vuole seguire qualche studente (molto studenti durante il periodo tirocini e spesso molti laureandi) l’impegno aumenta di conseguenza.

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Buona struttura con le solite criticità, ben attrezzati, personale disponibile, mensa e bar interni con sconti. Ampio parcheggio. Raggiungibile con pullman da tutta Pavia.

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Ottimo, piacevole e aperto ai dibattiti/risolvere eventuali problemi. Il direttore non è molto avvezzo alla tecnologia e per certe situazioni, o pratiche, tende a delegare.

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Spesso si è in autonomia con supervisione, ma se si vuole imparare a fare diverse cose bisogna letteralmente cercare o lanciarsi. Per come è strutturata la scuola, soprattutto nei primi anni, si è un po’ carenti su fegato, pancreas, tumori (perché la casistica è ridotta), EGDS ed ecografia in generale per la pratica bisogna aspettare secondo – terzo anno o farsi spesso avanti e trovare qualcuno disponibile in struttura o a malattie infettive. Possibilmente al terzo e quarto anno bisogna andare in una struttura esterna e il direttore è sempre molto disponibile nel mandare lettere o richieste per gli specializzandi.

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Stanno cambiando in questo periodo, quindi non so dare una risposta certa. Si passa per vari ambulatori e MAC.

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Stanno cambiando in questo periodo, quindi non so dare una risposta certa.

Perugia
  1. Commenti globali

    “Sono una specializzanda del primo anno, quindi le informazioni che riporterò saranno senza dubbio parziali, avendo frequentato solo i primi mesi della specialistica e soprattutto in tempi particolari come questi del COVID. Geriatria di per sè è una branca della medicina molto particolare per il versante umano da gestire, legato al fine vita. A volte ho trovato difficile gestire il carico di lavoro (turni molto lunghi) e lo stress emotivo; l’ambiente e la qualità del lavoro complessivamente mi sembrano buoni.”

  2. Qualità della didattica

    “Scarna, verosimilmente a causa del COVID per il quale sono stati interrotti e poi successivamente ripresi in modalità telematica alcuni seminari su tematiche internistiche.”

  3. Impegno lavorativo

    “Elevato. I turni sono spesso molto lunghi ed impegnativi anche dal punto di vista emotivo. A reparto è richiesta la presenza tutte le mattine dal lunedì al sabato, a questo si aggiungono i turni di pomeriggio, le notti e ovviamente i festivi. Ci sono a disposizione 30 giorni di ferie complessivi. A rotazione è prevista anche la frequenza agli ambulatori per disabilità ed osteoporosi e nel reparto di ortogeriatria.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona. Il reparto è dotato anche di emogasanalizzatore, ecografo ed apparecchio per terapia snoezelen.”

  5. Ambiente lavorativo

    “Complessivamente buono.

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “A pochi mesi dall’ingresso in specializzazione si viene già introdotti nel calendario delle turnazioni per coprire turni di guardia pomeridiana e notturna in reparto. C’è ampio spazio per la pratica autonoma, sempre sotto la supervisione di un medico strutturato.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Il reparto di Geriatria prevede 24 posti letto divisi per due stanze medici. A rotazione è previsto un periodo di turnazione ciclico con entrambe le equipe, periodi di specializzazione nel reparto di ortogeriatria e presso gli ambulatori geriatrici.

  8. Turni di guardia

    “Dopo aver effettuato per i primi mesi di specializzazione un periodo di affiancamento, a ciascuno specializzando spettano 3-4 turni di guardia pomeridiana e 3-4 turni di guardia notturna al mese; 1-2 turni festivi/feriali (esempio domenica dalle 8:00 alle 20:00). I medici strutturati sono organizzati con guardie interdivisionali, capita quindi che il medico strutturato di riferimento possa non essere un geriatra.”

Varese - Insubria
  1. Commenti globali

    “Io ho tentato di scappare ripetendo il concorso di quest’anno e sfortunatamente non ci sono riuscito. Non è possibile definirla una scuola di Geriatria, non si fa nessun tipo di ambulatorio geriatrico ed è un imbroglio per quanto riguarda le sedi formative. La sede unica dichiarata è Varese ma noi siamo ripartiti principalmente su 2 presidi periferici (Luino e Angera) estremamente scadenti dal punto di vista della qualità formativa e lontani km dalla sede centrale di scuola, in tali presidi non è presente nè un docente universitario né un tutor. La rotazione sui presidi è organizzata in modo totalmente illogico (1 mese a Varese, 2 mesi ad Angera, 3 mesi a Luino). Di questi presidi l’unico che è una Geriatria è Angera, sebbene sia un ambiente a bassissima intensità di cura viste le risorse scarsissime dell’ospedale. La direttrice non è minimamente interessata al settore delle demenze ad esempio ma si occupa unicamente di prevenzione cardiovascolare, gli unici ambulatori che ho seguito (peraltro ora sospesi perché ci hanno cambiato di sede) sono stati dislipidemie e ipertensione (un sacco di pazienti giovani con dislipidemie familiari e gravide..). Non ci è mai stata data la possibilità di seguire ambulatori relativi a problematiche neurologiche né alla riabilitazione.”

  2. Qualità della didattica

    “Assente e non solamente nell’anno passato ma in generale. Le pochissime lezioni proposte (spesso si dimenticava di avvisare i professori e quindi non si presentava nessuno) non sono minimamente pertinenti con gli interessi della scuola e non accetta suggerimenti. L’esame di quest’anno si baserà su 750 slide sull’ECG estremamente confuse (forniteci oggi a neanche un mese dall’esame e ovviamente mai spiegato) sull’imaging radiologico nel covid 19 e sul congresso esc (non meglio precisato cosa ci chiederà)”

  3. Impegno lavorativo

    “Molto variabile in base alla sede, a Varese >70h settimanali, a Luino comunque una media di 10-11 h/giorno weekend esclusi, Angera più tranquillo 8-9 h/giorno”

  4. Struttura ospedaliera

    “Sede formativa unica Ospedale di Circolo di Varese, presidio valido dove però non starete praticamente mai.. gli altri due ospedali Angera e Luino sono invece presidi molto periferici, con tutti i limiti del caso”

  5. Ambiente lavorativo

    “Non sempre accogliente, considerando soprattutto che ruotando così rapidamente tra presidi diversi ogni volta bisogna farsi conoscere da persone nuove (in alcuni casi si viene trattati estremamente male, comunque con periodo così brevi nessuno investe su di te e ti considerano unicamente alla stregua di uno schiavo).

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Estremamente dipendente dalla sede, in generale abbastanza scarsa”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Assenti

  8. Turni di guardia

    “Ho fatto mesi in cui ogni giorno era turno di guardia “

Bologna
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Il problema maggiore per gli specializzandi è la carenza di spazi (spogliatoi, aree dedicate) non sufficiente a fronteggiare un aumento degli specializzandi negli ultimi anni.

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    A parte l’ultimo periodo, in cui non è stata svolta, direi nel complesso regolare, i prof delle materie”interne” tocca un po’ rincorrerli per programmare le lezioni ma riconosco un miglioramento rispetto agli anni scorsi

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Non ci si uccide di certo, anzi, a volte si è un po’ abbandonati a sé stessi, in particolare al III anno, negli altri anni le attività del piano formativo sono mediamente impegnative

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Considerata d’ eccellenza in particolare nel campo della ricerca ma anche della clinica, i giusti studi te li devi cercare ma se hai passione per la ricerca medica l’ospedale S.Orsola può essere una buona scelta

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Strano, un po’ stagnante, la diatriba storica tra ospedalieri e universitaria lo appesantisce molto… ma tra specializzandi è attualmente armonico. Possono essere più tesi i rapporti tra primo e secondo anno a causa dell’organizzazione e gestione di molte attività in comune (ambulatori di sorveglianza sanitaria), ma le difficoltà si superano.

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Insomma. Si ha soprattutto al quarto anno, prima si affianca solo durante le attività di sorveglianza sanitaria del personale ospedaliero (per una questione legale lo specializzando non può assolutamente firmare i giudizi di idoneità), alcuni medici però ti lasciano fare le visite da solo poi si confrontano e firmano. Nonostante sia un’attività con poca autonomia, può comunque fornire importanti occasioni di apprendimento.

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    L’orario è mattina-pomeriggio (ad eccezione del periodo dell’emergenza sanitaria, in cui sono stati fatti turni). Gli unici turni che organizziamo tra noi sono quelli nei vari ambulatori della rete formativa.

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Non ci sono guardie né turni notturni.

Firenze
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Scuola carente da molti punti di vista. Quasi assenza di lezioni frontali, poche attività, nessuna programmazione, assenza del tronco comune, pochi stimoli. Una totale delusione

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

Milano Statale
  1. Commenti globali

    “Richiedono tanto (precisione, puntualità, conoscenze) e danno pochino purtroppo!”

  2. Qualità della didattica

    “Tante lezioni obbligatorie con esame obbligatorio per ogni materia che fa media per i voti sella scuola di specializzazione. Tante lezioni poco pertinenti alla specializzazione mi hanno detto.”

  3. Impegno lavorativo

    “Dipende molto da dove si è al momento. Al policlinico di solito si fa 8-17, al San Carlo e San Paolo anche oltre le 18”

  4. Struttura ospedaliera

    “Vecchia e fatiscente, medici del lavoro considerati tappabuchi”

  5. Ambiente lavorativo

    “Un po’ deprimente e parecchia misoginia”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Dipende da che ospedale. In generale molta poca in quanto mi hanno riferito che il direttore di specializzazione proibisce di fare sopralluoghi. Gli specializzandi devono prendere ferie e organizzarsi tra loro per farli.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Tante in tutti gli ospedali universitari di Milano”

  8. Turni di guardia

    “Che io sappia inesistenti”

Roma - Sapienza
  1. Commenti globali

    “La migliore scuola per chi cerca autonomia”

  2. Qualità della didattica

    “Sufficiente, ci sono molte lezioni programmate e pochi professori disposti ad insegnare qualcosa”

  3. Impegno lavorativo

    “Basso”

  4. Struttura ospedaliera

    “Irrilevante, gran parte dell’attività si svolge al di fuori dell’ospedale”

  5. Ambiente lavorativo

    “Poco stimolante”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Massima autonomia!”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Praticamente inesistenti”

  8. Turni di guardia

    “Nessuno”

Firenze
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Incomprensibile come abbiano ottenuto l’accreditamento, se si ignorano i rapporti politico-universitari

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Disorganizzata e frammentaria, concessione fatta agli specializzandi affidata a rare figure istituzionali di volenterosi

    Recensione 2

    Pessima

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Eccessivo

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Edificio inagibile. Non si sa se avremo una nuova sede

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Pessimo

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Discreta pratica. Zero autonomia

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

Bologna
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Di sicuro è una delle migliori scuole di specializzazione in medicina nucleare in Italia. Carente in terapia radiometabolica, ti consente di andare in altre città in Italia o all’estero per integrare.

    Recensione 2

    Centro PET d’eccellenza

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Come in tutte le scuole, le lezioni sono poche, ma fatte bene. NDR: vi toccherà fare a voi lezione di medicina nucleare agli specializzandi delle altre scuole

    Recensione 2

    Autoapprendimento

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    La gestione del lavoro e delle ferie è interamente nelle mani degli specializzandi. Quindi ci si riesce a venire sempre incontro! L’importante è che l’attività lavorativa sia sempre coperta.

    Recensione 2

    Si lavora tutto il giorno

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Il padiglione, nonostante sia uno dei più recenti, cade a pezzi. Ma le PET e le gammacamere sono di ottimo livello

    Recensione 2

    Ottima e all’avanguardia

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Top. Con i colleghi specializzandi e strutturati c’è sempre stato un rapporto ottimo

    Recensione 2

    Clima molto teso

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Tu SEI autonomo. Punto. Sei sempre affiancato da uno strutturato ma il referto lo scrivi tu. Ti stimolano anche a seguire progetti di ricerca e a pubblicare articoli

    Recensione 2

    Alla fine del primo anno si è autonomi

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Stai sempre in medicina nucleare

    Recensione 2

    Quasi nulle

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Nessun turno di guardia

Milano Bicocca
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Ottima scuola

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    Ottima

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Nella media

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    Dipende: si ruota tra tre grandi ospedali principalmente, il San Gerardo di Monza, il Niguarda e il San raffaele di Milano: tutto sommato buone

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    Dipende dalla sede: tutto sommato buono

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Ampia possibilità di pratica

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

    Presenti

  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    Nessun turno di guardia

Torino
  1. Commenti globali

    “Scuola con turnazioni ogni 6 mesi, possibilità di vedere molti ambiti riabilitativi”

  2. Qualità della didattica

    “Lezioni ogni lunedì del mese”

  3. Impegno lavorativo

    “In funzione di dove ci si trova, 8-9 h al giorno “

  4. Struttura ospedaliera

    “Le strutture sono per lo più recenti “

  5. Ambiente lavorativo

    “Complesso per la varietà di ambiti

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Discreta”

  7. Rotazioni e turnazioni

    Frequenti”

  8. Turni di guardia

    “Presenti”

Firenze
  1. Commenti globali

    “Qualità molto scadente”

  2. Qualità della didattica

    “Discreta”

  3. Impegno lavorativo

    “Molto scarso. Per molti mesi ci si autogestisce”

  4. Struttura ospedaliera

    “Priva di figure di riferimento “

  5. Ambiente lavorativo

    “Buono

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Dipende molto dai turni”

  7. Rotazioni e turnazioni

    Buone”

  8. Turni di guardia

    “Assenti”

Bari
  1. Commenti globali

    “Buona scuola per chi ama la vita da laboratorio, la ricerca e gradirebbe avere una vita al di fuori del lavoro. Non è una buona scuola per chi ama la clinica e il contatto col paziente (che è inesistente non si ha neanche la cartella clinica o le analisi del sangue per poter correlare i dati della microbiologia con altri dati potenzialmente utili alla refertazione)”

  2. Qualità della didattica

    “Media. Le lezioni quando ci sono sono sono abbastanza interessanti. I primi due anni ce ne sono state molte, gli anni seguenti zero. Possibilità di andare 1-2 volte in 4 anni a congressi in Italia. Se si insiste e si partecipa ai bandi si può anche andare in Erasmus. Qualche pubblicazione esce se si lavora bene e si è disposti a mettersi a scrivere di proprio pugno”

  3. Impegno lavorativo

    “Orari da laboratorio quindi molto comodi. Lun -ven 8/15”

  4. Struttura ospedaliera

    “Policlinico di Bari”

  5. Ambiente lavorativo

    “Presenza di molti giovani tra biologi e tirocinanti di lauree triennali quindi tra giovani l’ambiente è abbastanza piacevole. Strutturati molto pretenziosi”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Si eseguono le analisi in totale autonomia. Refertazione ad opera dello strutturato”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Non ce ne sono. Si ruota ogni 6 mesi Oppure 12 a seconda del settore. Ma se si insiste a rimanere in un settore spesso si viene accontentati. Se si vuole pubblicare bisogna metterci molto di impegno in alcuni settori”

  8. Turni di guardia

    “Non esistono”

Bari
  1. Commenti globali

    “Non scegliete questa scuola”

    La scuola è da chiudere! Direttore che è un duce, detta leggi senza ascoltare nessuno. Decide lei chi fa studi scientifici, vieta giro visite e confronto con specializzandi, pretende che ci sia una figura dell’ infermiere che risponda al telefono. Si diventa psicologi di basso grado!”

  2. Qualità della didattica

    “Scarsissima”

    Gravemente insufficiente

  3. Impegno lavorativo

    “Come sarebbe impegnata una psicologa”

  4. Struttura ospedaliera

    “Policlinico carente sotto tutto i punti di vista”

  5. Ambiente lavorativo

    Tossico. Da evitare

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Si diventa psicologi di basso grado”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Si ruota solo su se stessi”

  8. Turni di guardia

    “Durante i quali si fa compagnia allo strutturati”

Roma Tor Vergata
  1. Commenti globali

    “Pessima scuola, non dovrebbe essere accreditata”

  2. Qualità della didattica

    “Inesistente”

  3. Impegno lavorativo

    “Randomico”

  4. Struttura ospedaliera

    “Accettabile”

  5. Ambiente lavorativo

    “Pessimo”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Eccessiva autonomia senza averne le competenze e la formazione necessarie”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “I docenti non vogliono turnazioni, dopo e solo dopo varie discussioni tra specializzandi si riesce ad ottenere di ruotare, con fatica”

  8. Turni di guardia

    “Non esistono guardie”

Monza (Bicocca)
  1. Commenti globali

    “Buona scuola, con carichi di lavoro importanti”

  2. Qualità della didattica

    “La mattina alle 8 ci si trova tutti al briefing, tenuto dallo specializzando di guardia del giorno precedente. Momento unico per discutere i casi quotidiani e le eventuali urgenze con discussioni finalizzate al raggiungimento di certi concetti

  3. Impegno lavorativo

    “Enorme! Turni 8-20 minimo. Reparto gestito indipendentemente dagli specializzandi. Ci si lava sempre come secondi (sopratutto se di guardia sulle urgenze): più si va avanti con gli anni, più si ha modo di fare. Già dal primo comunque possibilità di aprire e chiudere su qualsiasi intervento”

  4. Struttura ospedaliera

    “L’ospedale San Gerardo di Monza è una struttura piuttosto vecchia ma sono in atto lavori di modernizzazione. Reparto con 25letti circa. Una sala operatoria per gli interventi elettivi e una per le urgenze h24”

  5. Ambiente lavorativo

    “Rapporto tra gli specializzandi ottimo, unico vero baluardo contro i turni massacranti. Alcuni strutturati giovani molto disponibili. Il primario, prof Sganzerla andrà in pensione a breve.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Buona curva d’apprendimento. Notevole attività di nch oncologica, spinale e urgenza. Qualche caso di pediatrica.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Diverse possibilità di esperienze estere: zurigo, parigi per esempio. Oltre che Roma e Besta”

  8. Turni di guardia

    (Recensione non disponibile. Vuoi scrivere tu la prima? Clicca quì!)

Milano (istituto Carlo Besta)
  1. Commenti globali

    “Sicuramente l’istituto Besta è un’eccellenza, il nome sul curriculum fa la sua scena. È un luogo fuorviante come idea di Neurochirurgia. I reparti sono 3: oncologica, funzionale e rachide. Nel momento in cui si entra in un reparto, ci si muore. Chi entra in oncologica non potrà mai passare a chirurgia funzionale e viceversa per questioni tra primari. Dunque è impegnativo al primo anno scegliere di non imparare 3/4 della materia”

  2. Qualità della didattica

    “Per quanto riguarda la didattica è praticamente impossibile riuscire a stare al passo con lo studio e con l’impegno che viene richiesto in reparto. Dopo 12/13/14 ore al giorno è impossibile tornare a casa e studiare per il giorno dopo. Inoltre è impossibile avere il tempo di produrre articoli scientifici di proprio pugno e questo ti rallenta in confronto al resto d’Italia. (Parlando di Neurochirurgia oncologica)

  3. Impegno lavorativo

    “Esorbitante”

  4. Struttura ospedaliera

    (Recensione non disponibile. Vuoi scrivere tu la prima? Clicca quì!)

  5. Ambiente lavorativo

    (Recensione non disponibile. Vuoi scrivere tu la prima? Clicca quì!)

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    (Recensione non disponibile. Vuoi scrivere tu la prima? Clicca quì!)

  7. Rotazioni e turnazioni

    “È previsto che gli specializzandi siano presenti almeno 6/7 . Gli orari minimi richiesti in chirurgia oncologica sono 12 ore al giorno”

  8. Turni di guardia

    “Durante le guardie sei tu da solo, specializzando. Non sei affiancato da nessun collega strutturato. In più sei l’unico responsabile di tutto l’ospedale, vale a dire tre neurochirurgie differenti, di cui solo una può essere di tua competenza in quel preciso momento.”

Genova
  1. Commenti globali

    “Scuola ottima per la chirurgia. Si è praticamente autonomi da ogni punto di vista (con i pro e i contro). “

  2. Qualità della didattica

    “Buona. Ogni tanto c’è qualche lezione “

  3. Impegno lavorativo

    “Alto i primi anni soprattutto “

  4. Struttura ospedaliera

    “Carente e male organizzata “

  5. Ambiente lavorativo

    “Discreto “

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Ottimi”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni 3 mesi i turni cambiano. Al primo anno vedi un po’ di tutto ( ambulatori e sala), al secondo anno solo reparto,qualche ambulatorio pomeridiano e una sala, il terzo e il quarto molta sala e ambulatori. Sono organizzati 1-2mesi all’estero tra il 3 e il 4 anno”

  8. Turni di guardia

    “4-5 reperibilità al mese, compreso pronto soccorso e reperibilità per espianti di cornea”

Roma Umberto I
  1. Commenti globali

    “Ho frequentato circa un anno e mezzo e posso ritenermi soddisfatto solo perché ho incontrato degli specializzandi veramente disponibili che mi hanno spiegato tutto quello che potevano spiegarmi, per il resto io non credo che la metterò tra le mie scelte.”

  2. Qualità della didattica

    “Da quello che mi hanno detto gli specializzandi, non sei molto seguito e gran parte delle nozioni ambulatoriali le impari da autodidatta. sempre da quello che mi hanno riferito gli specializzandi, le lezioni sono non sono molto buone e in reparto/ambulatorio non sei seguito in maniera adeguata (e questo l’ho notato anche di persona).”

  3. Impegno lavorativo

    “Notevole, e gran parte è anche burocratico. non che non serva questo aspetto, ma spesso prevale sull’insegnamento pratico dell’oftalmologia”

  4. Struttura ospedaliera

    “Il Policlinico Umberto I non è di certo l’ospedale più nuovo di Roma però su questo mi sentirei di spezzare una lancia. sebbene sempre da autodidatta, ti permette di vedere di tutto dato che, essendo un centro di riferimento, ha un’ampia casistica”

  5. Ambiente lavorativo

    “Come nella maggior parte degli ambienti ospedalieri, ci sono alcuni strutturati in competizione, però tutto sommato si trovano colleghi con cui fare squadra diciamo.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Il fatto che sei lasciato un po all’abbandono ti consente subito di rompere il ghiaccio con le attività ambulatoriali e questo, da una parte, è una cosa positiva. le iniezioni intravitreali iniziano al primo anno se non sbaglio, il resto non lo so.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Da quello che so, sono fatte un po’ “come capita”, nel senso che il reparto da seguire lo scelgono gli specializzandi: scelgono prima quelli del 4 anno, poi quelli del 3 e cosi via, quelli del primo scelgono i reparti che sono rimasti. questo è quello che mi è stato detto. è chiaro che cosi l’attività pratica non segue la didattica perche magari te stai studiano le uveiti emagari passi l’anno giarando in tutti i reparti tranne uveiti, e allo stesso modo ti trovi in reparto di maculopatie che ancora nessuno ti ha spiegato”

  8. Turni di guardia

    “Si fanno guardie in pronto soccorso dove in teoria li dovresti essere sempre accompagnato da uno strutturato…IN TEORIA”

Roma S. Andrea
  1. Commenti globali

    “Generalmente si lavora tanto! Normalmente ogni anno entrano 3 nuovi specializzandi. Per il primo anno a turno ognuno fa 4 mesi di preospedalizzazione che è bella tosta mentre gli altri due sono buttati in ambulatorio. Si inizia con le visite da subito e in caso di dubbi si può chiedere principalmente agli specializzandi più grandi. Dal secondo anno le cose si mettono meglio, si va più in sala chirurgica dove da subito si inizia facendo le punture intravitreali e si assiste agli altri interventi”

  2. Qualità della didattica

    “Non saprei di preciso ma non credo sia eccellente. Soprattutto noto che i nuovi specializzandi si lamentano di non esser seguiti a sufficienza da strutturati/ prof nell’eseguire le visite all’inizio”

  3. Impegno lavorativo

    “Importante”

  4. Struttura ospedaliera

    “L’ambulatorio è composto da 4 stanze, ci sono circa 8 lampade a fessura, non c’è reparto e gli specializzandi possono frequentare volontariamente il pronto soccorso oftalmico del policlinico Umberto I credo in aggiunta alle ore lavorative previste) “

  5. Ambiente lavorativo

    “Medio-buono”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    (Recensione non disponibile)

  7. Rotazioni e turnazioni

    (Recensione non disponibile)

  8. Turni di guardia

    (Recensione non disponibile)

Messina
  1. Commenti globali

    “Non consigliata”

  2. Qualità della didattica

    “Assenza di lezioni”

  3. Impegno lavorativo

    “Turni di guardia e notti”

  4. Struttura ospedaliera

    (Recensione non disponibile. Vuoi apportare il tuo contributo? clicca quì!)

  5. Ambiente lavorativo

    (Recensione non disponibile. Vuoi apportare il tuo contributo? clicca quì!)

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    (Recensione non disponibile. Vuoi apportare il tuo contributo? clicca quì!)

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Nulle”

  8. Turni di guardia

    “Turni di guardia diurni e notturni”

Napoli Vanvitelli
  1. Commenti globali

    “Ambiente nelle mani di un singolo uomo (primario) incapace di gestire qualsiasi difficoltà. Docenti inesistenti. “

  2. Qualità della didattica

    “Didattica inesistente”

  3. Impegno lavorativo

    “Grava solo sulle spalle degli specializzandi”

  4. Struttura ospedaliera

    Policlinico di Napoli, non c’è da aggiungere altro.”

  5. Ambiente lavorativo

    “Specializzandi molto coesi fra di loro, ambiente positivo per questo. Ma c’è un clima di tensione costante dovuto alla follia del primario”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Completamente autonomo”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Dovrebbero esistere, ma le rotazioni da noi sono viste come una punizione. Vieni mandato in altri ospedali quando non vai a genio al primario, possono mandarti fuori anche per tutti i 5 anni, ma questo forse è un bene”

  8. Turni di guardia

    “Guardie quasi inesistenti, ma il DH è aperto dal lunedì al sabato 8-20”

Palermo
  1. Commenti globali

    “Sconsigliata”

  2. Qualità della didattica

    “Vergognosa”

  3. Impegno lavorativo

    “Importante”

  4. Struttura ospedaliera

    Pessima

  5. Ambiente lavorativo

    “Pesante e veramente tossico”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Quasi nulla”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Circa ogni anno si cambia ambulatorio”

  8. Turni di guardia

    “Nessuno. Si lavora tutti dal lunedì al venerdì. No festivi. No sabato e domenica. Non c’è reparto di degenza, solo ambulatori.”

Roma Sapienza (Policlinico Umberto I)
  1. Commenti globali

    “È una scuola in cui ci si fa da soli. Gli strutturati non insegnano niente, anzi spesso sono gli specializzandi che insegnano agli strutturati. Le lezioni non esistono”

    “Scuola pessima, con scarse o nulle risorse, qualità e possibilità”

  2. Qualità della didattica

    “Inesistente, non si svolgono lezioni, non c’è formazione, ricerca, didattica “

  3. Impegno lavorativo

    “Soggettivo, anche molto impegnativo, se nonostante la scarsa qualità della scuola si ama la specializzazione e soprattutto i pazienti e la loro salute “

  4. Struttura ospedaliera

    “Arretrata, antica, totalmente inadeguata. Stanze vecchie, ambulatori del tutto inadatti “

  5. Ambiente lavorativo

    “Nonostante tutto, può esserci un buon clima tra specializzandi che cercano di collaborare”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Lo specializzando è completamente autonomo perché lasciato totalmente a se stesso. I nuovi vengono formati dagli specializzandi più anziani, non dagli strutturati”

    Praticamente totale, visto l’assenza di qualunque guida, ci si affida unicamente a specializzandi più grandi”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Vari mesi di tronco comune presso cliniche e medicina interna “

  8. Turni di guardia

    (Recensioni non disponibili)

Pisa
  1. Commenti globali

    “Entusiasmante

  2. Qualità della didattica

    “Buona”

  3. Impegno lavorativo

    “Molto”

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “Ottimo”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Buona”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Tante”

  8. Turni di guardia

    “Tanti”

Perugia
  1. Commenti globali

    “Troppi specializzandi per anno, molti mollano.

  2. Qualità della didattica

    “Non ci sono lezioni da seguire”

  3. Impegno lavorativo

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  4. Struttura ospedaliera

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  5. Ambiente lavorativo

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  6. Possibilità di pratica e autonomia

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  7. Rotazioni e turnazioni

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  8. Turni di guardia

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Roma Sant'Andrea
  1. Commenti globali

    “Buona scuola, poca pratica, orari eccessivi

  2. Qualità della didattica

    “Buona, professori preparati e specialisti della loro branca “

  3. Impegno lavorativo

    “Eccessivo, turni troppo lunghi, ben oltre l’orario indicato nel contratto da specializzandi”

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona struttura”

  5. Ambiente lavorativo

    “Troppo ostruzionismo e rivalità tra colleghi, scarsa collaborazione”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Scarsa pratica, autonomia nelle scartoffie e rogne burocratiche”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni 6 mesi circa si cambia strutturato da affiancare”

  8. Turni di guardia

    “Molti”

Salerno
  1. Commenti globali

    “Clima militaresco esercitato dai docenti. I colleghi sono costretti ad umiliazioni continue, verbali e fisiche. Tutto inizia alle 6.30 quando il docente si presenta in ospedale e i colleghi sono già presenti spesso dalle 6. Vengono puniti con un numero indefinito di piegamenti sulle braccia e schiaffi. Costretti a scrivere lavori scientifici per il loro docente, il tutto in un clima di terrore e minacce. 1/3 dei colleghi specializzandi ha abbandonato la scuola, e di questo i docenti ne fanno un vanto.

  2. Qualità della didattica

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  3. Impegno lavorativo

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  4. Struttura ospedaliera

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  5. Ambiente lavorativo

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  6. Possibilità di pratica e autonomia

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  7. Rotazioni e turnazioni

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  8. Turni di guardia

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Bari
  1. Commenti globali

    “Centro grande, con 25 posi letto”

  2. Qualità della didattica

    “Ottima sull’aspetto clinico ed endoscopico, di base su quello chirurgico. Possibilità di osservare tutta l’attività ORL (chirurgia testa-collo, orecchio medio, impianti cocleare, FESS, foniatria, vestibologia, ORL pediatrica, citologia nasale etc). Possibilità di frequenza dell’ospedale pediatrico, centri termali, frequenza presso altri ospedali/estero. Lezioni programmate periodicamente”

  3. Impegno lavorativo

    “Leggero al primo anno, aumenta progressivamente con l’acquisizione delle competenze nei successivi”

  4. Struttura ospedaliera

    “Struttura non moderna dal punto di vista architettonico ma abbastanza grande: 25 posti letto, 2 sale operatorie (numero di interventi giornalieri variabile), PS, ambulatori di foniatria, rinologia, impianto cocleare, vestibologia, audiologia pediatrica”

  5. Ambiente lavorativo

    “Tendenzialmente buono ma spesso confusionario”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Acquisizione progressiva, ma strettamente dipendente dalla propria iniziativa”

  7. Rotazioni e turnazioni

    (Recensione non disponibile. Vuoi contribuire? clicca quì!)

  8. Turni di guardia

    “Un turno di guardia notturna al mese”

Brescia
  1. Commenti globali

    “È un ottima scuola, il prof Nicolai ha creato un ottima scuola, specializzandi fanno tanto, imparano tanto e fin dal primo hanno fanno tanta sala. Fin da subito lavorano molto, tantissime ore a settimana, in media non meno di 10 ore, e sono ottimista, però in cambio la qualità è ottima, e si va in sala spesso e fanno fare. In sala c e tanta varietà di interventi: dai banali turbinati ai tumori dei seni paranasali ipofaringe, laringe, parotide e anche tanta chirurgia ricostruttiva. C e possibilità di fare ricerca e un semestre obbligatorio, al terzo anno, all’estero”

  2. Qualità della didattica

    (Recensione non disponibile. Vuoi contribuire? clicca quì!)

  3. Impegno lavorativo

    “Enorme, ma fanno fare… non è uno sfruttamento fine a se stesso. Gli specializzandi sono considerati.”

  4. Struttura ospedaliera

    “Spedali civili di Brescia. Centro di riferimento per i tumori dei seni paranasali”

  5. Ambiente lavorativo

    “Alto livello, pesante ma proficuo”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Tanta, fin da subito”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Solo spedali civili, e sei mesi al terzo anno all’estero”

  8. Turni di guardia

    (Recensione non disponibile. Vuoi contribuire? clicca quì!)

Novara
  1. Commenti globali

    “Commento da ex-tesista: in generale lo reputo un buon reparto sia come personale che attività svolte. Naturalmente la visione degli specializzandi può variare. Peccato per la parte chirurgica: difficilmente si opera da primi”

  2. Qualità della didattica

    “Gli specializzandi studiano perlopiù per conto loro. Vengono fatti journal club settimanali di approfondimento”

  3. Impegno lavorativo

    “Impegnativo. Dalle sette del mattino fino a tardo pomeriggio quasi tutti i giorni, a seconda delle necessità”

    “Dipende dalle giornate. Il ritrovo è tipicamente alle 7 del mattino e si può finire alle 15 come alle 20 di sera”

  4. Struttura ospedaliera

    “Si occupa di rinologia, vestibologia, chirugia naso-sinusale, orale, collo e orecchie”

    “L’ospedale è sede di tutte le principali specializzazioni, di conseguenza la casistica è abbastanza variegata”

  5. Ambiente lavorativo

    “Lo staff di lavoro ti metto a proprio agio”

    “Gli strutturati sono alla buona e ti mettono a tuo agio. I professori pretendono ma sono disponibili”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Molta autonomia in ambulatorio e reparto (clinica in generale quindi), molta di meno in sala operatoria”

    “Dipende dallo strutturato in sala. Al primo anno non si entra in sala, progressivamente negli anni successivi”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Si fanno i turni di mese in mese in base cercando di venir incontro alle esigenze di ciascuno”

    “Ampia flessibilità tra colleghi”

  8. Turni di guardia

    “Come giornata, più o meno uno alla settimana.Come week-end, uno ogni due mesi”

    “Non ci sono guardie notturne, ma solo reperibilità (1 volta a settimana più o meno). Guardie nel weekend (senza riposo) una volta ogni due mese più o meno”

Campobasso
  1. Commenti globali

    “Da specializzando di questa scuola, per me nello stato e nella realtà in cui si trova, non ha senso lasciarla aperta”

  2. Qualità della didattica

    “Didattica quasi assente, con docenti prettamente universitari che non conoscono la realtà lavorativa del laboratorio”

  3. Impegno lavorativo

    “Viene dato un badge per l’orario. Le 38h settimanali sono solo lavorative, niente didattica che di solito viene accorpata in 3 settimane a luglio e 2 a settembre. Possibilità di lavorare su 5 o 6 giorni a settimana. No notti e festivi”

  4. Struttura ospedaliera

    “È l’ospedale HUB della regione”

  5. Ambiente lavorativo

    “Pessimo”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Variabile in base al settore in cui ci si trova e alla disponibilità dell’operatore/strutturato a cui si è affiancati (l’unico tutor è il direttore di scuola)”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Rotazioni mensili all’interno dei vari settori del laboratorio, centro trasfusionale e anatomia patologica”

  8. Turni di guardia

    “Non ci sono guardie al momento”

Napoli Federico II
  1. Commenti globali

    “É una buona scuola, se vuoi imparare impari, se aspetti i prof aspetterai in eterno”

  2. Qualità della didattica

    “Buona”

  3. Impegno lavorativo

    “Vita rilassata”

  4. Struttura ospedaliera

    “Policlinico nuovo di napoli, ottimo”

  5. Ambiente lavorativo

    “Discreto”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Media”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Presenti anche se ridotte all’osso”

  8. Turni di guardia

    “Uno a settimana, a volte di più “

Torino
  1. Commenti globali

    “È una medicina di laboratorio. Non aspettatevi più nulla di clinico e il ruolo è coperto anche da biologi o chimici”

  2. Qualità della didattica

    “Attualmente scarso, ma c’è stato il problema Covid in corso…”

  3. Impegno lavorativo

    “Dipende dal servizio ricoperto. Tendenzialmente dalle 7.30-8.00 fino alle 16.00-17.00”

  4. Struttura ospedaliera

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  5. Ambiente lavorativo

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  6. Possibilità di pratica e autonomia

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  7. Rotazioni e turnazioni

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  8. Turni di guardia

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Genova
  1. Commenti globali

    “Rotazioni ogni 3 mesi nei vari reparti (endocrino, reumato, gastro, neonato, ecc)(in alcuni reparti tipo neuro 2 mesi) Ospedale eccellente in ogni ambito, ottimo clima tra specializzandi”

  2. Qualità della didattica

    “Buona”

  3. Impegno lavorativo

    “Dipende dai reparti”

  4. Struttura ospedaliera

    “Ospedale Gaslini”

  5. Ambiente lavorativo

    “Molto buono (ma dipende dai reparti) “

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Variabile”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni 3 mesi (l’ospedale ha tutte le specialità mediche pediatriche) “

  8. Turni di guardia

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Milano Statale
  1. Commenti globali

    “La scuola si articola in 3 poli (sacco-buzzi, policlinico, san paolo) e fino a qualche anno fa erano come se fossero indipendenti, per cui non vi sono rotazioni tra i poli, non so adesso”

    “Una scuola che sostanzialmente sconsiglierei: trovarsi con il titolo di pediatra dopo 5 anni senza le competenze base può risultare piuttosto pericoloso”

  2. Qualità della didattica

    “Molto poca competenza da parte di alcuni specialisti”

    “Molto bassa”

  3. Impegno lavorativo

    “Molto pesante, 8-18, e due weekend al mese, e due notti al mese il professore inoltre pretende che venga fatta ricerca, quindi non hai tempo di dormire e devi trovare tempo di far ricerca inoltre è annuale un esame molto dettagliato su svariati argomenti, e di studiare non si trova tempo”

    “Le turnazioni in ambulatorio sono molto tranquille(8-15), sai più impegnativo il reparto. Purtroppo a un impegno a tratti estenuante non corrisponde altrettanta formazione. Chi vuole intraprendere questa scuola deve essere pronto a intere giornate passate a trascrivere valori degli esami di laboratorio sulle cartelle cliniche”

  4. Struttura ospedaliera

    “Dipende dal polo ospedaliero”

  5. Ambiente lavorativo

    “Tossico: alcuni strutturati umiliano gli specializzandi”

    “Simpatici gli strutturati, ma sostanzialmente poco convinti come specialisti”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Graduale”

    “Moderata”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Si ruota ogni 4 mesi, una volta completate le turnazioni si possono scegliere le branche di indirizzo”

  8. Turni di guardia

    “2 weekend al mese, disumano”

    “Non mancheranno, tranquilli”

Novara - Piemonte Orientale
  1. Commenti globali

    “Buona scuola

  2. Qualità della didattica

    “Buona

  3. Impegno lavorativo

    “Vivibile

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “Buono

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Molto buona

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Buone”

  8. Turni di guardia

    “2 o 3 al mese massimo

Verona
  1. Commenti globali

    “Scuola che offre una visione globale della pediatria, ottime intensive (questo è un momento di merda per il Citrobacter, ma spero che passerà in fretta)

  2. Qualità della didattica

    “Si può fare di meglio

  3. Impegno lavorativo

    “Dipende dalle rotazione ma in generale 8-16

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “C’è un bel clima tra specializzandi e con molti strutturati si lavora bene (ci sono sempre alcune eccezioni)

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Autonomia graduale e pratica a volte limitata dal numero di specializzandi, ma si riesce a fare molto

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Primo anno: 3 mesi Pediatria indirizzo critico 3 mesi Pediatria reparto 2 mesi Assistenza Neonatale 1 mese PS 3 mesi periferico reparto PED”

  8. Turni di guardia

    “Di 12 ore, notti e festivi in PS pediatrico e reparto

Pavia
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Consiglierei questa scuola

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

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  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

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  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

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  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

Trieste
  1. Commenti globali

    Recensione 1

    Scuola recente, con buone possibilità di crescita.

  2. Qualità della didattica

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  3. Impegno lavorativo

    Recensione 1

    Notevole

  4. Struttura ospedaliera

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  5. Ambiente lavorativo

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    Recensione 1

    Molta, essendo esiguo il numero di specializzandi

  7. Rotazioni e turnazioni

    Recensione 1

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  8. Turni di guardia

    Recensione 1

    (recensione non disponibile)

Foggia
  1. Commenti globali

    “È vietato frequentare le strutture territoriali come CSM e Dipendenze patologiche”

  2. Qualità della didattica

    “Il minimo sindacale, discontinuità fra docenti di livello e compiaciuti”

  3. Impegno lavorativo

    “Alto e stressante per le relazioni umane”

  4. Struttura ospedaliera

    “SPDC ospedaliero”

  5. Ambiente lavorativo

    “Senza infamia e senza lode”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Hahahahahahahaha”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Molte”

  8. Turni di guardia

    “Adeguati”

Napoli Vanvitelli
  1. Commenti globali

    “Ottima scuola, sapendo cosa prendere e cosa lasciar perdere”

  2. Qualità della didattica

    “Buona, soprattutto per quanto riguarda la psicofarmacologia”

  3. Impegno lavorativo

    “Dipende: se si vuol fare ricerca, disumano, altrimenti compatibile con la vita”

  4. Struttura ospedaliera

    “Vecchia, vecchissima… da quando sono entrata, la sede era in procinto di cambiare; ne sono uscita e la sede è ancora in procinto di cambiare”

  5. Ambiente lavorativo

    “Ottimo per quanto riguarda i colleghi, la maggior parte degli infermieri e molti strutturati. Con dovute eccezioni: poche, ma di peso sufficiente quasi a compensare”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Poca autonomia, molta pratica”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Non particolarmente onerose, considerando che il numero di specializzandi è parecchio alto. Rotazioni in altre branche e sul territorio abbastanza formative (tranne alcune)”

  8. Turni di guardia

    “3-4 al mese”

Roma Sant'Andrea
  1. Commenti globali

    “Ambiente molto positivo”

  2. Qualità della didattica

    “Alta”

  3. Impegno lavorativo

    “Significativo”

  4. Struttura ospedaliera

    “Nuova”

  5. Ambiente lavorativo

    “Strutturati bravi e disponibili “

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Molta”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Molti specializzandi che si alternano”

  8. Turni di guardia

    “Non so”

Milano Statale
  1. Commenti globali

    “Rotazioni casuali, io ero capitata nell’ospedale sbagliato, ambiente lavorativo pessimo, specializzandi usati per tappare i turni infermieristici e come ‘porta caffè’ “

  2. Qualità della didattica

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  3. Impegno lavorativo

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  4. Struttura ospedaliera

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  5. Ambiente lavorativo

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  6. Possibilità di pratica e autonomia

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  7. Rotazioni e turnazioni

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  8. Turni di guardia

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Padova
  1. Commenti globali

    “Un disastro”

  2. Qualità della didattica

    “Inesistente”

  3. Impegno lavorativo

    “Mediocre”

  4. Struttura ospedaliera

    “Discreta”

  5. Ambiente lavorativo

    “Scadente”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Non vengono dati a tutti le stesse opportunità”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Ogni 2 mesi”

  8. Turni di guardia

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Roma - Cattolica
  1. Commenti globali

    “Ottima scuola, la rifarei”

  2. Qualità della didattica

    “Ottima con lezioni e ppt”

  3. Impegno lavorativo

    “Alto”

  4. Struttura ospedaliera

    “Ottima”

  5. Ambiente lavorativo

    “Buono”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Esami sempre eseguiti e refertati in prima persona”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Frequente”

  8. Turni di guardia

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Verona
  1. Commenti globali

    “Scuola non di certo perfetta, anzi lontana da questa: però permette di imparare tanto rispetto ad altre. Io mi sento di consigliarla, standard medio-alto avendo avuto altri feedback delle rivali di Italia.”

  2. Qualità della didattica

    “Vengono garantite le lezioni previste dal corso, o per lo meno ci si prova. Critico un po’ l’utilità degli argomenti trattati, in quanto molto spesso si sa affrontano argomenti molto dettagliati, trascurando l’ignoranza generale dell’argomento da chi ascolta. Per quanto concerne gli strutturati: non tutti sono propensi alla spiegazione di ciò che si incontra durante un turno di lavoro. Sta un po’ più allo specializzando interessarsi di ciò che sta vedendo ed approfondire. Di certo da migliorare sotto questo aspetto. Gli strutturati disponibili però non mancano anzi, alcuni (con i loro modi discutibili) tentano a stimolare lo specializzando in formazione.”

  3. Impegno lavorativo

    “I primi tre mesi del primo anno si fanno 8 turni di 6 ore (totale di 48 ore). Successivamente per il resto del tempo si fanno 6 turni da 6 ore (totale di 36 ore). Molto spesso capita di fare più di 6 ore a turno per finire di refertare gli esami eseguiti, o per terminare le procedure iniziate; ma ci va “di lusso” rispetto a tante altre specialistiche. Non è previsto il riposo biologico di 15 giorni come altre sedi; previsti 30 giorni di ferie l’anno (non vengono contati festivi e domeniche).”

  4. Struttura ospedaliera

    “La scuola nasce come sede principale all’ospedale di Borgo Roma. Negli ultimi anni si è frequentato sempre più anche l’ospedale di Borgo Trento, fino ad oggi, dove si frequenta entrambi per lo più per il 50 percento. Non tutte le attrezzature delle metodiche sono di ultima generazione, ma ci sono abbastanza postazioni libere per poter trovarsi un angolo per refertare i propri esami in ospedale (necessaria per la formazione dello specializzando).”

  5. Ambiente lavorativo

    “Tra gli specializzandi dei diversi anni c’è buon feeling: i più grandi solitamente sono disponibili ed aiutano i più piccoli per quanto possono. Alcuni strutturati hanno un atteggiamento rude all’inizio che si va sciogliendo col tempo, fino a diventare ottimi compagni di bevuta per la sera. La gente strana non manca chiaramente, altrimenti non sarebbe un vero reparto: per queste persone niente spoiler.”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Si referta sin dai primi giorni. Da subito ecografo in mano anche in pronto soccorso. Le porte per l’interventisca, per chi volesse, sono aperte ed a disposizione in quanto se ne fa tanta: per lo più addome, vascolare e neuroradio.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “6 turni a settimana. Si cambia metodica ogni 3 mesi: quindi si fanno 4 rotazioni l’anno. Al momento, per lo più si fa 1 mese e mezzo tra i due ospedali per turno. Rete formativa veneta non obbligatoria ma strettamente consigliata. Per esperienze fuori sede è a discrezione del direttore della scuola, ma possibile. Non di facile accesso di certo.”

  8. Turni di guardia

    “Fattibili. Alcuni strutturati ti seguono per tutta la durata delle 12 ore, altri ti lasciano un po’ più di spazio, altri ti lasciano fin troppe libertà. Ad ogni modo ogni referto esce a nome dello strutturato, quindi revisionati a premura degli stessi: quindi nessuna paura.”

Catanzaro
  1. Commenti globali

    “Ambiente tossico, prof incompetenti.”

  2. Qualità della didattica

    “Vengono insegnare le stesse cose agli studenti del terzo anno.”

  3. Impegno lavorativo

    “Sproporzionato, si lavora sulla quantità di pazienti e non sulla formazione”

  4. Struttura ospedaliera

    “Recente ma già obsoleta”

  5. Ambiente lavorativo

    “Tossico, trattati alla pari di infermieri e nutrizionisti che lavorano anche li”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “No autonomia di scelta e trattamento.”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Non disponibili”

  8. Turni di guardia

    “Assenti”

Padova
  1. Commenti globali

    “Manca un po’ di organizzazione nella gestione ambulatoriale.”

  2. Qualità della didattica

    “Si va da lezione interessanti ad altre estremamente inutili.”

  3. Impegno lavorativo

    “08-16 il più delle volte”

  4. Struttura ospedaliera

    “Buona”

  5. Ambiente lavorativo

    “Discreto, migliorabile il rapporto con gli strutturati”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Buona”

  7. Rotazioni e turnazioni

    “Buone, principalmente medicina interna e diabetologia”

  8. Turni di guardia

    “Assenti”

Firenze
  1. Commenti globali

    “Incommentabile”

  2. Qualità della didattica

    “Pessima”

  3. Impegno lavorativo

    “Troppo lavoro per nulla”

  4. Struttura ospedaliera

    “Purtroppo per noi è un’eccellenza”

  5. Ambiente lavorativo

    Da suicidio”

  6. Possibilità di pratica e autonomia

    “Discreta”

  7. Rotazioni e turnazioni

    Assenti”

  8. Turni di guardia

    “Troppi”

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