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Marzo 22, 2020

Smontiamo le fake news sul coronavirus

In questo periodo siamo sottoposti ad una vera e propria tempesta di informazioni sull’epidemia di coronavirus. Testate giornalistiche, social e notizie più o meno attendibili si alternano in un vortice nel quale a volte appare difficile discriminare una notizia attendibile da una vera e propria bufala creata ad hoc e senza alcun fondamento scientifico.

In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza e di “smonatare” alcune delle bufale che stanno circolando in questi giorni.

 

1) Le raccomandazioni degli esperti di Taiwan

Una delle bufale più condivise, tant’è che alcuni hanno anche creato delle infografiche apposite.

Di seguito il testo della bufala originaria:

RICEVO ORA E TRASMETTO X CONOSCENZA Il nuovo coronavirus NCP potrebbe non mostrare segni di infezione per molti giorni, prima dei quali non si può sapere se una persona è infetta. Ma nel momento in cui si manifesta la febbre e / o la tosse e si va in ospedale, i polmoni sono di solito già in fibrosi al 50% ed è troppo tardi! Gli esperti di Taiwan suggeriscono di fare un semplice verifica che possiamo fare da soli ogni mattina: Fai un respiro profondo e trattieni il respiro per più di 10 secondi. Se lo completi con successo senza tossire, senza disagio, senso di oppressione, ecc., ciò dimostra che non vi è fibrosi nei polmoni, indicando sostanzialmente nessuna infezione. In tempi così critici, fai questo controllo ogni mattina in un ambiente con aria pulita! Questi sono seri ed eccellenti consigli da parte di medici giapponesi che trattano casi COVID-19. Tutti dovrebbero assicurarsi che la propria bocca e la propria gola siano umide, mai ASCIUTTE. Bevi qualche sorso d’acqua almeno ogni 15 minuti. PERCHÉ? Anche se il virus ti entra in bocca … l’acqua o altri liquidi lo spazzeranno via attraverso l’esofago e nello stomaco. Una volta nella pancia … L’acido gastrico dello stomaco ucciderà tutto il virus. Se non bevi abbastanza acqua più regolarmente … il virus può entrare nelle tue trombe e nei polmoni. È molto pericoloso. Condividi queste informazioni con la famiglia, gli amici e tutti i conoscenti, per solidarietà e senso civico!!!!

Cominciamo a smontare questa bufala punto per punto.

Quando si arriva ad avere febbre e/o tosse e si va in ospedale il polmone è già al 50% in fibrosi e quindi è troppo tardi

  • Innanzitutto c’è da dire che il Covid-19 non sempre manifesta sintomi. E questo è l’unico fondo di verità.
  • Per quanto riguarda i casi sintomatici, secondo l’ultimo Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia (datato 13 marzo 2020), i sintomi più comunemente osservati nei casi gravi sono dispnea e febbre (80% dei casi). Nelle casistiche più ampie, contando quindi tutti i pazienti infettati dal virus, i sintomi iniziali più comunemente osservati sono febbre, tosse (secca o grassa), astenia, ovvero stanchezza, spossatezza, e dispnea, ovvero sensazione di respiro corto o fame d’aria. Questi sono sintomi che insorgono nella maggior parte dei casi, e fortunatamente si tratta di forme lievi. Ma il sintomo di allarme, che può far sospettare una covid che sta aggravandosi, è la dispnea, indice del fatto che il virus potrebbe essersi moltiplicato nei polmoni, dove evoca una risposta infiammatoria.
  • E in effetti la complicanza più comunemente osservata è effettivamente l’insufficienza respiratoria dovuta a polmonite virale, ma la fibrosi polmonare non c’entra nulla. Infatti il virus sembra che nei casi più gravi provochi una reazione esagerata del sistema immunitario con danno agli alveoli polmonari, ovvero le parti del polmone dove avvengono gli scambi respiratori. Ma non è stata riscontrata fibrosi polmonare, ovvero formazione di tessuto cicatriziale nei polmoni che può essere associata ad altre condizioni, come malattie autoimmuni o esposizione a sostanze tossiche. E questa è una differenza enorme: infatti il danno alveolare immunomediato è reversibile, mentre la fibrosi polmonare è nella maggior parte dei casi irreversibile. Quindi la fibrosi polmonare è una patologia molto più grave della stessa COVID-19.

Ogni mattina fai un respiro profondo e trattieni il respiro per più di 10 secondi. Se lo completi con successo senza tossire vuol dire che non c’è fibrosi nei polmoni

  • Prima cosa, come abbiamo detto spesso il covid è un’infezione asintomatica, quindi potreste benissimo essere in grado di trattenere il respiro per 10 secondi e avere lo stesso l’infezione
  • Seconda cosa, possono esserci moltissime cause per cui potreste avere difficoltà a trattenere il respiro per 10 secondi: potreste essere fumatori, asmatici, avere un’irritazione delle vie aeree per altre cause, avere il reflusso gastroesofageo, un banale raffreddore, tutte cause molto più comuni del covid

Prendi almeno un sorso d’acqua ogni 15 minuti. Perché anche se il virus entra in bocca, l’acqua potabile o altri liquidi lo lava attraverso la gola e lo trasportano nello stomaco. Una volta lì l’acido nello stomaco ucciderà il virus”

“Non bevendo sufficientemente acqua e con regolarità, si facilita al virus l’entrata nella trachea e nei polmoni”

Ecco, qui abbiamo di fronte una serie di scemenze che chiunque abbia studiato biologia potrebbe smentire.

  • I virus sono degli aggregati molecolari, frammenti di RNA che sopravvivono solo all’interno delle cellule, quindi entrano direttamente nelle cellule della mucosa respiratoria del naso, della bocca e degli occhi. Assolutamente non basta bere acqua per “lavare via” il virus, non è come avere la sabbia in bocca.
  • Il virus può entrare nell’organismo attraverso tutte le mucose, quindi bocca, occhi e naso, non solo dalla bocca
  • Le vie aeree, quindi trachea, bronchi e alveoli, e le vie digestive, quindi esofago e stomaco, sono separati e non sono comunicanti, altrimenti ogni volta che deglutiamo ci andrebbe del cibo nei polmoni e avremmo quella che si definisce una “polmonite ab ingestis”. Quindi se il virus sta nelle vie aeree, non può arrivare nell’esofago bevendo, perché la trachea e l’esofago non comunicano.
  • Il virus entra nelle vie aeree indifferentemente che noi avessimo la bocca secca o meno. Bere ogni 15 minuti non ha senso e vi costringerebbe a ingerire una quantità eccessiva di liquidi. E vi costringerebbe a bere anche di notte senza poter dormire, una follia insomma.

2) Il ricercatore di Schenzen

Questa bufala è ancora più grave, perché è stata pubblicata sul sito della ALT onlus, ovvero l’associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari.

Cominciamo dal fatto che l’unica fonte è una lettera in inglese, anonima, in sui Si parla di uno zio e di un nipote di un compagno di classe dell’autore del testo, quindi di un personaggio non identificato e non rintracciabile, quindi privo di qualsiasi titolo e quindi inaffidabile per definizione, una voce di corridoio insomma.

Ma anche quì andiamola ad analizzare punto per punto.

“L’infezione da corona virus non provoca raffreddore con naso sgocciolante o tosse catarrosa ma tosse secca e asciutta: questa è la cosa più semplice da sapere.”

Abbiamo già parlato del quadro clinico del covid-19: i sintomi più comuni sono febbre, tosse, astenia e dispnea. E la tosse può essere sia secca che grassa, non è così facile distinguerlo da un comune raffreddore nei casi più lievi.

“Il virus non resiste al calore  e muore se esposto a temperature di  26-27 gradi: quindi consumate spesso durante il giorno bevande calde: i liquidi caldi neutralizzano il virus e non è difficile berli. Evitate di bere acqua ghiacciata o di mangiare cubetti di ghiaccio o la neve per chi si trova in montagna. Per chi può farlo, esponetevi al sole!”

Altra grossa scemenza che indica la scarsa accuratezza scientifica della fonte. Il virus purtroppo non muore (anzi, non viene disattivato) se esposto a temperature superiori ai 26 gradi. Consideriamo che la nostra temperatura corporea è in media di circa 36 gradi, quindi seguendo questo ragionamento morirebbe appena entra nel nostro corpo.

Poi il virus può entrare in tutte le mucose e abbiamo detto che mucose respiratorie e tubo digerente sono separati. Quindi un virus che entra fisicamente nelle cellule delle mucose come fa ad essere inattivato dalle bevande calde? Dovremmo inalare acqua di cottura a 100 gradi per inattivare il virus nella mucosa delle vie aeree, peccato che penso moriremmo quasi istantaneamente. Ma poi esponetevi al sole. Perché? Il virus evita persone abbronzate?

“Il corona virus è piuttosto grande(diametro circa 400-500nanometri)  quindi ogni tipo di mascherina può fermarlo:  non servono, nella vita normale, mascherine special. Diversa è la situazione dei medici e dei sanitari che sono esposti a forti cariche del virus e devono usare attrezzature speciali Se una persona infetta starnutisce davanti a voi, tre metri di distanza  impediranno al virus di atterrare su di voi.”

Altra stupidaggine: il SARS-COV-2 ha un diametro di 100-150 nanometri, ma non è questo il punto. Essendo un parassita intracellulare obbligato è fondamentale bloccare gli “aerosol” di saliva contenente cellule di sfaldamento contaminate dal virus. Il discorso sulle mascherine l’ho già affrontato in un precedente video, andando a riassumere, non tutte le mascherine sono efficaci, anzi. Le mascherine igieniche e chirurgiche non sono utili per i soggetti sani. Sono utili le mascherine chirurgiche a 4 strati solo per i soggetti malati o presunti tali, mentre per i soggetti sani che entrano in contatto con i malati (come il personale sanitario) sono utili soltanto i respiratori, quindi FFP3 o N95 secondo la classificazione americana. Ma per la vita di tutti i giorni è sufficiente restare ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri, starnutire nel gomito e lavarsi frequentemente le mani, sconsiglio ai non addetti ai lavori di comprare maschere FFP3 perché se utilizzate in modo non corretto perdono di efficacia e sono pericolose da utilizzare per soggetti con patologie respiratorie di base, come asma o bronchite cronica, perché rendono difficoltoso respirare.

“Quando il virus atterra su superfici metalliche sopravvive per circa 12 ore: quando toccate superfici metalliche (maniglie, porte, elettrodomestici, sostegni sui tram)  lavatevi bene le mani e disinfettatele con cura.”

Questo può derivare da un famoso articolo che analizzava la resistenza in vitro del SARS-COV-2 su varie superfici. Ed è sostanzialmente vero: può sopravvivere sulle superfici per ore se non giorni, anche se probabilmente con una carica virale insufficiente per scatenare un’infezione. Però è comunque fondamentale lavarsi bene le mani con acqua e sapone o soluzione alcolica ogni volta che si toccano superfici in luoghi pubblici.

“Il virus può vivere annidato nei vestiti e sui tessuti  per circa 6/12 ore: i normali detersivi lo possono uccidere. Per gi abiti che non possono essere lavati ogni giorno, se potete esponeteli al sole e il virus morirà.”

Per quello che abbiamo visto prima, è vero che può resistere su vestiti e tessuti per ore e che i detersivi normali lo possono uccidere, ma in situazioni a basso rischio non è necessario. Sull’esposizione al sole ho i miei dubbi invece.

Come si manifesta. 1. Il virus si installa prima di tutto nella gola, provocando infiammazione e sensazione di gola secca:  questo sintomo può durare per  3 / 4 giorni. Il virus viaggia attraverso l’umidità presente nelle vie aeree, scende nella trachea e si installa nel polmone, causando polmonite: questo  passaggio richiede circa 5/6 giorni .   3. La polmonite si manifesta con febbre alta e difficoltà di respiro, non si accompagna al classico raffreddore. In questo caso rivolgetevi immediatamente al medico.”

Su questo bene o male il nostro fantomatico ricercatore ha ragione, anche se le tempistiche variano molto e non sono così costanti. Anche se imprecise: il virus più che entrare in gola penetra nelle cellule della mucosa delle vie aeree e arriva fino agli alveoli polmonari dove in alcuni casi può provocare una polmonite, non sempre. Il quadro clinico iniziale è variabile, ma febbre + dispnea sono molto suggestivi per Covid.

“Come lo evito. 1. La trasmissione del virus avviene per lo più  per  contatto diretto, toccando  tessuti  o materiali sui  quali il virus è presente: lavarsi le mani frequentemente è fondamentale. Il virus sopravvive sule vostre mani solo per circa dieci minuti, ma in dieci minuti molte cose possono accadere: strofinarvi gli occhi o grattarvi il naso per esempio, permettere al virus di entrare nella vostra gola … per il vostro bene e per il bene degli altri  lavatevi molto spesso le mani e disinfettatele. 2. Potete fare gargarismi con una soluzione disinfettante che elimina o minimizza la quota di virus che potrebbe entrare nella vostra gola: lo eliminate prima che scenda nella trachea e poi nei polmoni.”

Sul primo punto più o meno ha ragione: l’igiene delle mani è fondamentale, e l’abbiamo già detto. Anche se non è detto che sopravviva solo 10 minuti.

Sul secondo punto, invece, un’altra grande scemenza. Abbiamo detto che il virus penetra nelle vie aeree più che nell’esofago, quindi fare gargarismi non serve a niente, il virus penetrato nelle vie aeree distalmente alla faringe sopravviverà benissimo.

 

3) I pesci assassini

Una fake news un po’ più vecchia, del periodo in cui il covid era una prerogativa della Cina e ancora si chiamava 2019-nCoV.

“Vi consiglio di osservare le seguenti misure cautelative. 1) Evitate cibi asiatici in generale, ristoranti cinesi, giapponesi, coreani. Il virus si trasmette dal pesce all’uomo. 2) Evitate di mangiare sushi o pesce in generale di importazione. 3) Evitate possibilmente di frequentare negozi cinesi.”

Prime grosse scemenze. Il virus assolutamente non si trasmette dal pesce all’uomo, ma è stata dimostrata una trasmissione zoonotica dal pipistrello o dal pangolino, entrambi mammiferi. Il virus viene inattivato da una temperatura sufficiente per far evaporare la cellula che lo contiene, quindi i cibi cotti non sono veicolo di infezione. Evitare ristoranti o negozi cinesi come abbiamo spiegato un mese fa non serve ed è anche un po’ razzista. Sul pesce crudo la possibilità di contaminazione è molto scarsa se non nulla, e comunque ormai i ristoranti sono chiusi.

“4) Provvedete a procurarvi una maschera possibilmente della 3M che vi protegga in generale sia dalle polveri sottili che da un eventuale contagion per starnuto. 5) Portate sempre al seguito un flacone di Amuchina in gel per disinfettare le mani e superfici o gli ambienti soprattutto se utilizzate macchine affittate o frequentate autobus. Evitate se possibile di utilizzare mezzi pubblici.”

Sulla mascherina ne abbiamo già parlato, i filtranti facciali FFP3 / N95 sono riservati a operatori sanitari perché sono complicati da utilizzare, pericolosi per persone con malattie respiratorie e servono solo in situazioni in cui il pericolo di contagio è molto alto, quindi prendendosi cura degli ammalati.

Sul portarsi in giro l’amuchina invece sono d’accordo, è fondamentale avere sempre le mani pulite. Sull’evitare i mezzi pubblici si e no, ormai sono vuoti quasi dovunque e se dovete proprio uscire di casa per andare a lavoro o a fare la spesa è indifferente usare i mezzi pubblici o la macchina.

“7) Se non vi sentite bene o avete le difese immunitarie basse non esitate a rimanere a casa e utilizzate una terapia tampone a base di tachipirina 1000 ogni 8 ore. 8) Usate sempre guanti, e soprattutto un Golino che vi copra naso e bocca.”

Se avete sintomi respiratori o non vi sentite bene assolutamente rimanete in casa e non andate in PS. Ma la terapia tampone a base di tachipirina 1000 ogni 8 ore non ha senso in via empirica, può essere utile per abbassare la febbre se avete l’influenza o come terapia antidolorifica se avete subito un intervento chirurgico, negli altri casi non serve.

 

4) I miracoli della vitamina C

Notizia scientifica non ancora diffusa: il virus è sensibile al calore e alla vitamina C. Per cui per non farlo attecchire bere tisane ed infusi caldi (x le alte vie respiratorie) e assumere 5 gr al giorno di vitamina C (alto dosaggio) da suddividere nell’arco della giornata”.

Ecco, già che iniziamo con “notizia scientifica non ancora diffusa” mi sa di complottistico e mi insospettisce. Allora sensibile al calore abbiamo detto di si, anche se temperature importanti. Tisane e infusi caldi l’abbiamo già detto, non serve. Sulla vitamina C adesso ci arriviamo.

“Le guarigioni stanno avvenendo tramite la somministrazione di vitamina C ad alto dosaggio, ovviamente in ospedale fino a 25 grammi giornalieri. Pare che il virus sia sensibile al calore e alla vitamina C, tanto da essere contrastato solo con queste accortezze.”

Allora, l’acido ascorbico, o vitamina C, è innanzitutto una vitamina idrosolubile. Quindi non si accumula, e in parte viene escreta con le urine. Ma che azioni ha la vitamina C? È un’antiossidante, previene lo scorbuto e le malattie del collagene e può essere utile per rafforzare le difese immunitarie, ma non garantisce protezione nei confronti dei virus né accelera la guarigione di persone già infettate. Basta la dose assunta con l’alimentazione (almeno 10 mg al giorno), i supplementi non servono. Anzi, potrebbero essere dannosi. Infatti l’assunzione di dosi superiori ad 2 grammi al giorno, ovvero 2000 mg, può portare a nausea, cefalea e in alcuni casi alla formazione di calcoli renali.

 

5) I miracoli del resveratrolo

Una bufala abbastanza recente. Gira un messaggio audio su what’s app riguardante su un’altra cura “miracolosa” contro il coronavirus a base di resveratrolo, una sostanza (più precisamente un fenolo non flavonoide) prodotta da varie piante come la vite. Si tratta a tutti gli effetti di un fitoterapico, una sostanza estratta dalle piante con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Quindi è fondamentalmente un integratore che in qualche modo può rafforzare le difese immunitarie.

Il suo utilizzo contro il coronavirus è emerso da questo studio.

Però leggendolo con attenzione notiamo alcuni piccoli particolari.

  • Si tratta di uno studio del 2017, anno in cui il Covid neanche esisteva;
  • Si parla di un altro virus, simile ma non identico, ovvero il coronavirus MERS. E meno male che non è identico, perché il MERS aveva una letalità molto più alta
  • Lo studio è in vitro, ovvero condotto solo su campioni cellulari, non su pazienti veri. E conclude dicendo semplicemente che il resveratrolo POTREBBE essere un potenziale agente antivirale contro il MERS in futuro, ma non è mai stato testato in un paziente con MERS, quindi non sappiamo se sia effettivamente efficace.

Quindi, male non fa, ma non c’è nessuna prova che sia efficace contro il Covid.

 

In conclusione

Quindi in conclusione, mi dispiace ma non esiste nessuna cura miracolosa contro il covid. Sembra che sia efficace il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale utilizzato in passato contro l’artrite reumatoide, sembra sia efficace il famoso plasma congelato contenente gli anticorpi delle persone guarite portato dai cinesi, vari vaccini sono in studio ma per ora il covid rimane una malattia senza una cura specifica.

E in questo periodo più di molti altri è fondamentale attenersi a informazioni verificate e fonti di informazione certe. Come abbiamo detto varie volte, state a casa, siate ossessivi con l’igiene e lasciate combattere questa epidemia a chi ha passato decenni della propria vita a prepararsi per una situazione del genere.

Coronavirus
About Federico Frusone
Chirurgo senologo specialista, docente universitario, divulgatore, scrittore, videomaker.

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