“Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo”.
Leo Buscaglia
Quanto apprendiamo veramente di quello che studiamo?
Studiare, nel senso letterale del termine, significa apprendere, ovvero fare propri concetti che potremo richiamare alla memoria ogni qualvolta se ne avesse bisogno. Per poter appropriarsi della conoscenza, lo studente dovrebbe mettere in atto strategie e tecniche funzionali (Alpini, 2019).
È paradossale il fatto che passiamo numerosi anni della nostra vita a studiare e moltissime persone non si interrogano mai sul proprio metodo di studio e su come migliorarlo. Siamo stati abituati fin da bambini a leggere e ripetere in continuazione, ma questa modalità:
- È spesso meccanica e ripetitiva;
- Comporta molto dispendio di tempo ed energie, a fronte di risultati mediocri.
L’università diventa spesso un’esperienza molto negativa, dominata dall’ansia e dallo sconforto.
Vi è capitato di fare uno di questi pensieri?
“Sono bloccata/o, non riesco a dare questo maledetto esame. L’ho fatto già 3 volte. Non mi laureerò mai…”
“Sono indietro con gli esami, i miei genitori non lo sanno… Non mi sento mai all’altezza, non mi sembra di essere adatto a questa facoltà, sto pensando di mollare…”
“Mi impegno molto nello studio, dedico tanto tempo, ripeto e ripeto, ma poi mi dimentico la maggior parte delle cose. Faccio una fatica enorme…”
“Il mio problema sono gli esami orali, vado nel panico, non respiro, la mia mente si svuota. Non ricordo più nulla e faccio scena muta, anche se mi sono ammazzata di studio. Ma come è possibile?”
Se vi rispecchiate nelle situazioni precedentemente descritte probabilmente la vostra realtà quotidiana è molto gravosa:
- Fate fatica ad organizzare il materiale di studio;
- Il tempo vi sfugge di mano e vi riducete sempre all’ultimo per preparare un esame;
- Leggete e ripetete tanto, ma vi sembra di memorizzare poco;
- L’ansia abbassa le vostre prestazioni durante gli esami;
- La vostra autostima ne sta risentendo, non vi sentite all’altezza.
A volte le forti pressioni a cui siamo sottoposti, le delusioni e l’eccessivo carico di stress fanno perdere di vista il motivo principale per cui si frequenta l’università: imparare e costruirsi un futuro.
Diversi studi (Andreani e Moretti, 2000; Nucleo di Valutazione Interna dell’Università degli Studi di Padova, 2001) dimostrano che tre studenti su dieci abbandonano l’università entro il secondo anno e solo due su dieci si laureano in corso.
Come si può imparare in modo efficace, migliorando il proprio metodo di studio?
Studiare è molto più che ripetere e concerne diversi aspetti:
- La motivazione
- L’organizzazione
- La gestione del tempo
- La programmazione
- La lettura
- La comprensione
- La memorizzazione
- L’affrontare prove scritte
- L’esposizione orale
- La gestione delle emozioni, in particolare dell’ansia.
Nonostante i numerosi problemi potete trasformare il vostro percorso, lavorando sul metodo di studio.
Immaginate di sentirvi più sicuri e preparati, di saper rendere produttivo il tempo trascorso a studiare, di memorizzare più facilmente e di andare all’esame con un atteggiamento positivo ed energico.
Per raggiungere questo obiettivo ogni studente ha bisogno di capire quali sono i suoi punti di forza ed i suoi limiti, procedendo per prove ed errori.
In primis è necessario modificare il proprio atteggiamento mentale, ovvero passare da una modalità passiva di semplice ricezione delle informazione ad una modalità attiva, in cui si elaborano in modo attivo e personale i concetti studiati.
Consideriamo il primo fattore che influenza l’atteggiamento: la motivazione.
Cos’è la motivazione?
È l’espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione. Da un punto di vista psicologico può essere definita come l’insieme dei fattori dinamici aventi una data origine che spingono il comportamento di un individuo verso una data meta. Consideriamo due tipologie di motivazione:
- La motivazione estrinseca, quando si ha un obiettivo esterno all’attività che si sta compiendo (ricevere lodi, riconoscimenti, buoni voti o per evitare situazioni spiacevoli, quali un castigo o una brutta figura)
- La motivazione intrinseca, quando la persona è guidata dalla gratificazione che deriva dall’attività in sé.
È importante riflettere su cosa ci spinge a studiare:
- Siamo realmente interessati ai concetti che studiamo?
- Abbiamo scelto la facoltà giusta per noi?
- Siamo gratificati da ciò che apprendiamo?
Sarebbe funzionale integrare aspetti di motivazione estrinseca riguardanti il fatto di passare gli esami, prendere buoni voti e laurearsi, con fattori inerenti la motivazione intrinseca, come l’interesse per ciò che studiamo, la curiosità, l’esperienza di immergerci nella conoscenza della materia.
Metodo di studio e risultati universitari: quali obiettivi vuoi raggiungere?
“Se vuoi una vita felice devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose”.
Albert Einstein
Per la formulazione dei tuoi obiettivi ti consiglio di applicare il metodo SMART.
SMART è l’acronimo di cinque iniziali riferite alle parole chiave, espresse in lingua inglese:
- Specific (Specifico), ovvero essere più specifici possibili su cosa vogliamo ottenere e sulle azioni concrete da mettere in atto.
- Measurable (Misurabile), creare un sistema di misurazione affidabile che ci permetta di monitorare i nostri progressi e il raggiungimento del risultato finale.
- Attainable (Raggiungibile), essere realistici rispetto alla fattibilità, programmando step by step
- Relevant (Rilevante), ovvero importante, per noi motivante
- Time-based (Temporizzato), ogni obiettivo ha bisogno di una data, altrimenti si rischia di perdersi nel flusso del tempo che scorre.
È consigliabile pertanto partire dalla definizione dei propri obiettivi su base annuale, per poi indicare i propri obiettivi e le azioni da intraprendere sul base mensile. Ogni obiettivo mensile può essere diviso in 4 micro-obiettivi da raggiungere settimanalmente ed in base all’obiettivo della settimana, si può fare un piano giornaliero.
Per ulteriori consigli sul metodo di studio troverete articoli settimanalmente.
Dott.ssa Alessandra Pasquini
Riferimenti bibliografici
Alpini, L. (2019). Metodo di studio come studiare meglio e in minor tempo.
De Beni, R., Moè, A., Rizzato R. Lo studio all’Università: caratteristiche e modalità di promozione. Giornale Italiano di Psicologia. 2/2003. pp. 277-298.