La poliomielite è una patologia sostenuta dagli Enterovirus umani .
Gli Enterovirus sono una specie virale appartenente ai Picornaviridae. I Picornavirus sono dei ribovirus a capside icosaedrico sprovvisti dell’involucro pericapsidico, definito peplos, il cui genoma è una molecola di RNA a polarità positiva. Seconda la più recente classificazione degli Enterovirus, essi sono stati riclassificati in 5 specie differenti tra i quali si ritrovano i Poliomavirus con ben 3 sierotipi diversi: Poliomavirus di tipo 1,2 e 3.
Dal punto di vista clinico nella maggior parte dei casi l’infezione da poliomavirus non è accompagnata da sintomi, si parla quini di infezione inapparente. Talvolta possono manifestarsi sintomi di tipo influenzale in questo caso parliamo di poliomielite abortive o malattie minori corrispondenti alla viremia in atto. In una piccola percentuale dei casi in cui il virus interessa il sistema nervoso,la malattia tende a manifestarsi con uno spettro abbastanza variabile.
Nella poliomielite preparalitica o non paralitica abbiamo la manifestazione di sintomi podromici quali: cefalea, febbre dai 38 ai 40 °C, rigidità, dolenzia muscolare, mal di gola senza interesse delle alte vie aeree, anoressia, nausea e vomito. Questi tendono a recidivare per manifestarsi secondariamente a distanza di giorni con segni di interessamento nervoso quali l’andamento a gobba di cammello. L’interessamento sempre più marcato di questi è il preludio a una fase paralitica in cui il virus si localizza soprattutto a livello dei neuroni motori del midollo spinale in cui reca diverse lesione a seconda della gravità di quest’ultime il quadro clinico risulta variabile. Nella maggior parte dei casi si ha una neurofagia con completa distruzione del neurone, la cui conseguenza è una paralisi flaccida del muscolo innervato da quest’ultimo; nei casi in cui la poliomielite tende a risolversi la menomazione motoria permane.
La diffusione è a carattere oro-fecale, può colpire qualsiasi fascia d’età ma ha una maggiore incidenza nei bambini con età inferiore ai 5 anni.
Nei paesi industrializzati in cui le norme igienico sanitarie sono ben radicate ormai la poliomielite è un capitolo ormai archiviato anche grazie alle vaccinazione.
Esistono ben due vaccini quello “inattivato “di Salk e quello”vivo attenuato”di Sabin. Mentre il primo è da somministrazione intramuscolare il secondo è per via orale. In Italia,nel 2002, in seguito alla conferenza Stato regioni e dopo l’eradicazione della poliomielite in Europa, si è deciso di somministrare delle due varianti solo quella con virus inattivo, tuttavia presso il Ministero della salute vi sono scorte ad uso orale come misura precauzionale.
Pakistan, Afganistan, Nigeria sono popolazioni ancora afflitte dal Poliomavirus nonostante vi sia un intenso impegno a debellare tale patologia a livello mondiale. La battaglia condotta a partire dal 1979 soprattutto dalla Rotary, che ha avuto supporto mediante donatori generosi come il padre della microsoft, Bill Gates. Per quanto intensa e costante campagna di sensibilizzazione sembra stia raccogliendo i suoi frutti.
L’OMS ha dichiarato debellati il Poliomavirus tipo 3 e 2, rappresentando un risultato storico per l’Umanità.
Valentina Trombetta
Si fa riferimento ad informazioni reperibili su:
https://www.epicentro.iss.it/polio/
http://www.postpolio.it/poliomelite/manifestazioni-cliniche-della-poliomielite/