Grazie a Dio, o forse sarebbe più opportuno dire “grazie a Pasteur” nel 1885 viene usato per la prima volta il vaccino antirabbico. Questo può essere utilizzato a scopo preventivo in coloro che corrono il rischio di poter contrarre l’infezione (ad esempio per gli operatori di canili) ma anche a scopo profilattico e cioè dopo il sospetto contagio. Credetemi, si tratta di una vera e propria manna dal cielo dato che questo virus è in grado di uccidere quasi tutti i contagiati. I suoi numeri sono quindi quasi unici nel mondo delle malattie infettive!
Questo virus ha l’obiettivo di infettare praticamente tutti i mammiferi e in particolare volpi e lupi. Dunque come fa l’uomo a infettarsi? Direttamente tramite il morso di questi animali o indirettamente tramite i nostri adorati animali domestici.
Ma facciamo un piccolo passo indietro, sapete quale sia la vera particolarità e il “fascino” (per gente di scienza come me o per semplici appassionati) di questo microrganismo? Una volta fatto il suo ingresso nel corpo del nostro cane ad esempio, questo si immette nelle sue “autostrade nervose” (fibre nervose) e le risale fino alla centrale di comando del nostro corpo: il cervello. Qui l’organismo risponde con un’infiammazione molto grave e che in particolare va a colpire quella regione del cervello che si occupa di regolare l’aggressività. Dunque il nostro amico a quattro zampe, diventando improvvisamente “cattivo” tenterà di morderci trasmettendoci il virus della rabbia tramite la sua saliva (in cui è molto presente).
Insomma per concludere potremmo affermare che questo virus sia non poco “intelligente” e in effetti pensateci bene: si tratta di un virus che “nasce” per trasmettersi con la saliva da un animale all’altro e sembra proprio che abbia trovato il modo migliore per farlo e cioè il morso! Non è straordinario?
Marco Callisti
Riferimenti bibliografici essenziali:
Jane Flint, Glenn F. Rall, Vincent R. Racaniello, Anna Marie Skalka con Lynn W. Enquist, Principles of Virology, 4th Edition, ASM Press 2015
Articolo chiaro e comprensibile anche ai non addetti ai lavori!
Ben scritto e molto chiaro!